Comitano No Eolico: Facciolla l’assessore che fa girare le “pale”

assessore facciollaIl nostro assessore all’agricoltura, Vittorino Facciolla, ha detto pubblicamente in un pubblico incontro a Montagano “avendo l’opportunità di rifarlo, lo rifarei”, dimostrando di averci provato gusto a far girare le pale nella sua San Martino in Pensilis, “città sacra” per la Pampanella, un prodotto unico al mondo che, quando va bene, si vende solo nel Paese che guarda da vicino le Tremiti e il Gargano. Un prodotto che meriterebbe, e non da oggi, il riconoscimento di eccellenza Dop o Igp, e, in questa veste, vivere il mercato globale nei ristoranti e nelle gastronomie più esclusive, dando al territorio di San Martino in Pensilis ed al Molise intero la possibilità di rilanciare i piccoli allevamenti familiari.

C’è di più, un prodotto in grado di dar vita a una serie di attività imprenditoriali con l’apertura di laboratori e forni per l’elaborazione e la cottura della deliziosa pietanza prima citata, che, in tal modo, darebbe spazio a un importante valore aggiunto e a quell’occupazione così cara ai politici: la promessa facile o l’arte della demagogia e ipocrisia.
Certo non si può pensare ai grossi affari come quelli che sono nelle pale eoliche però si può credere ad una ricca economia diffusa sul territorio molisano, con San Martino in Pensilis pronta a diventare un esempio di tradizioni di qualità e, nell’arco di pochi anni, diventare un nome, un marchio o, come dicono i colti di oggi, brand a livello mondiale.
Agli amministratori che vedono nelle pale eoliche – compresi i sindaci coinvolti dalle recenti approvazioni da parte della Regione – la sola soluzione ai mille problemi del proprio comune e ai giovani, soprattutto del Pd, incantati dal giramento a sprazzi di queste pale, diciamo che svendono il loro futuro e quello della loro comunità per quattro soldi.
A questi amministratori, e a questi giovani soprattutto, diciamo, invece, che ci sono alternative molto più valide (vedi Pampanella) che, diversamente da questi pali enormi che fanno sprofondare nel terreno cemento e chissà cos’altro, salvaguardano il territorio e, con esso la terra che continua così a produrre cibo di qualità, ambiente e paesaggio, storia e cultura, le nostre tradizioni e, in più, aprono a nuove e diffuse professionalità capaci di generare un diverso domani.
Ecco perché, dopo aver detto con successo “No Stalla, Sì Molise”, diciamo “No eolico selvaggio” e, ripetiamo, “Sì Pampanella” che vuol dire “Sì Molise”, “Sì Futuro”.
Comitato “No Eolico selvaggio, Sì Molise”

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