Ho letto la nota del Consigliere Regionale Nicola Cavaliere che cita anche il Parco delle Morge dichiarando a suo avviso che sia quello del Matese che quello delle Morge non porterebbero nessun beneficio reale ma piuttosto delle restrizioni. Vorrei chiarire alcuni aspetti almeno per quanto riguarda il Parco delle Morge visto che ne sono il coordinatore insieme all’amico Davide Vitiello.
1) Il Parco delle Morge e’ un parco storico, paleontologico e archeologico riguardante il turismo di comunità.
2) Il turismo di comunità legato al Parco delle Morge è una occasione di reddito per artigiani locali, guide turistiche, animatori, guide escursionistiche ambientali, ristoratori, proprietari di B&B, agriturismi, alberghi diffusi nei centri storici.
3) Gli agricoltori avranno la possibilità di ottenere guadagni dal Parco perché potranno differenziare la loro offerta con agriturismi, fattorie didattiche, trasformazione e vendita diretta. In questo modo può rinascere l’agricoltura da reddito sfruttando appunto la redditività dei terreni e non la produttività.
4) Il Parco serve a recuperare, tutelare e valorizzare la biodiversità agronomica, cioè le produzioni agricole ed agroalimentari tradizionali che utilizzano specie e varietà locali ma anche a studiare e conservare l’enorme patrimonio paleontologico e archeologico delle Morge a cura dell’Università del Molise.
5) Il Parco è in grado di far nascere cooperative per condurre i terreni di chi non è più in grado di farlo; la forza del Parco delle Morge sta nell’essere un’unica comunità composta attualmente da 10 comuni.
6) Il turismo di comunità non si pone in competizione o in alternativa con le realtà esistenti (professionali e non), ma anzi offre loro importanti occasioni, creando una solida rete di collaborazione e scambio, per incrementare l’offerta rivolgendosi a nuovi target.
7) In una area marginale come quella del Trigno, il Parco delle Morge darebbe opportunità di riscatto a tutto in territorio che tra l’altro ha scelto come vocazione principale quella turistica per via anche della sua natura incontaminata grazie alla quale si è conservato anche il famoso “prunus spinosa trigno” che oggi viene utilizzato per curare il cancro visti i risultati scientifici a cura dell’Istituto Superiore di Sanità.
8) Il buon funzionamento del Parco dipende molto da chi le gestisce soprattutto se si tratta di persone competenti, di qualità e che hanno a cuore il bene comune.
9) Il Parco garantisce una crescita occupazionale se si pensa a quanto detto finora compresa la realizzazione di info point in ogni comune dove si creerà da subito un primo posto di lavoro.
10) Con tutto il rispetto per il consigliere regionale la sua nota critica è alquanto sterile e aggiungerei che un giorno potrebbe non avere più un ruolo politico mentre il Parco delle Morge resterà per le future generazioni. Nonostante io abbia 35 anni cerco sempre di pensare alle future generazioni e non guardare solo al presente. Tra l’altro ognuno è libero di essere favorevole o meno ad un Parco il problema è che non leggo nella sua nota proposte di sviluppo per una Regione che sta morendo sotto molti aspetti. Resto sempre aperto ad un confronto.
(Roberto Colella)
Colella replica a Cavaliere: quali sono le proposte di sviluppo del consigliere per una Regione che sta morendo ?
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