In Europa, l’olio d’oliva, il latte ed i cereali, che sono le principali colture agricole del Molise, risultano tra i prodotti più a rischio nella relazione sulle frodi alimentari, presentata dalla Commissione Europea per la Sicurezza Alimentare. Il dato è divulgato dalla Coldiretti Molise, evidenziando che, invece, negli ultimi posti risulta un prodotto simbolo del Molise, il vino, che, grazie alle certificazioni di qualità che obbligano alla tracciabilità, regionale e locale, della provenienza delle uve, risulta tra i prodotti meno a rischio. La pole position dell’olio è molto grave, – continua Coldiretti Molise – visto che si tratta di un prodotto commercializzato prevalentemente in Spagna, Italia e Grecia, il motivo è da ricercare nella grande quantità di olio deodorato, trasformato e venduto come extravergine.
Non è un caso che l’Italia risulta essere il primo Paese per l’importazione di olive ed olio ed il secondo per esportazione sempre di olio di oliva, denotando un interesse forte, nel commercio mondiale, nel cercare di “forzare” l’abbinamento di made in Italy ad olio fatto con olive non coltivate in Italia. Discorso analogo è per i formaggi e latticini italiani fatti con latte e/o paste semilavorate provenienti dall’estero e per la pasta fatta con grano straniero. Secondo il dossier della Comunità Europea, il rischio di frode cresce quando le probabilità di essere scoperti sono poche ed il guadagno economico è rilevante. L’altro elemento da considerare è l’importo ridotto delle sanzioni che si rivelano un deterrente inefficace, d’altro canto anche le segnalazioni dei consumatori e degli operatori del settore alimentare possono contribuire a migliorare la situazione. Nella nostra regione, secondo quanto sostiene Coldiretti Molise, occorre promuovere ed incentivare il consumo di prodotti agricolo di qualità locali e stagionali. In Molise esiste una legge regionale, la n. 5 del 09/02/2010, “Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli stagionali e di qualità”, che all’articolo 2 prevede: “1. Negli appalti pubblici di servizi o di forniture di prodotti alimentari ed agroalimentari destinati alla ristorazione collettiva può costituire titolo preferenziale per l’aggiudicazione l’utilizzo di prodotti agricoli stagionali e di qualità. Sono fatti salvi i contratti in essere al momento dell’entrata in vigore della presente legge, fino alla loro scadenza. 2. L’utilizzazione di prodotti agricoli stagionali e di qualità, nella preparazione dei pasti forniti dai gestori dei servizi di ristorazione collettiva affidati da enti pubblici, deve risultare espressamente attraverso l’impiego di idonei strumenti di informazione agli utenti dei servizi, le cui caratteristiche minime sono definite dall’Assessorato Agricoltura Foreste e Pesca Produttiva entro 90 giorni dall’entrata in vigore della presente legge.” Hanno creato giusto interesse e preoccupazione gli ultimi dati sull’obesità anche infantile registrati in Molise, che mostrano un’allarmante crescita dei disturbi dell’alimentazione. Tale constatazione ha fatto ribadire che il benessere e la cura di bambini e ragazzi è al centro dell’azione legislativa e la Regione Molise deve affrontare l’emergenza obesità dei più piccoli. Ma, osserva Coldiretti Molise, in attesa di nuove opportune leggi, si potrebbe iniziare con l’applicare e/o perfezionare quelle esistenti, garantendo migliore e qualificata alimentazione nelle mense scolastiche applicando, finalmente, la citata legge regionale n. 5 del 09/02/2010. Sappiamo l’attenzione che hanno i genitori molisani nell’alimentazione dei figli, impegnandosi a dare loro prodotti locali genuini e di qualità, altrettanto è lecito ed opportuno che venga fatto dalle strutture pubbliche nelle mense scolastiche, negli ospedali, e per i pasti forniti dai gestori dei servizi di ristorazione collettiva affidati da enti pubblici.