“La distintività dei nostri prodotti è l’unica arma vincente per reggere la competizione sui mercati ed offrire nel contempo ai consumatori prodotti di alta qualità”. Con queste parole il direttore regionale della Coldiretti Molise, Saverio Viola, ha aperto la conferenza stampa nella sede regionale della Coldiretti a Campobasso. Indetta per illustrare l’azione della maggiore associazione professionale agricola nazionale e regionale in difesa del latte e derivati Made in Italy e, più nel dettaglio, Made in Molise, l’incontro ha visto la partecipazione anche del presidente regionale di Coldiretti, Tommaso Giagnacovo, del direttore dell’Aprolatte Molise, Michele Sisto, nonché di vari produttori di latte della Cooperativa.
“In Molise – ha spiegato il direttore Viola – si producono circa un milione di litri di latte l’anno mentre la produzione di lattiero caseari è pari all’equivalente di due milioni di litri. Un dato emblematico – ha osservato Viola – che fa riflettere sulla provenienza del latte che beviamo o consumiamo sotto forma di derivati”. Inoltre, analizzando i dati dell’Aprolatte, salta subito all’occhio che circa il 40% dei caseifici della regione ha inviato lettere di disdetta di fornitura di latte regionale.
Il latte estero ha infatti un prezzo di circa la metà rispetto al nostrano. Ciò sta causando la chiusura di decine di stalle “molte delle quali – ha spiegato Viola – messe su da giovani che hanno investito tanto nelle loro aziende e che d’un tratto si trovano a rischio fallimento”.
“Mi chiedo – ha inoltre osservato il presidente Giagnacovo – se ad un prezzo del latte di circa la metà si possa avere un prodotto di pari qualità. Inoltre – aggiunge il presidente – è curioso notare anche come ad un dimezzamento del prezzo del latte non corrisponde una benché minima diminuzione del prezzo dei derivati. Il nostro passo successivo sarà quello di denunciare all’opinione pubblica i caseifici che di molisano hanno ormai solo il nome”.
Da tempo Coldiretti ha intrapreso una battaglia in difesa del latte e derivati Made in Italy ed oggi l’organizzazione agricola ha trovato un supporto anche da parte della politica regionale. “Domani, infatti – ha annunciato il direttore Viola – il governatore Paolo di Laura Frattura firmerà un Manifesto sull’etichettatura per chiedere, come stanno facendo anche altri governatori di Regioni italiane, l’obbligo di indicare sull’etichetta dei prodotti l’origine delle materie prime. Inoltre, l’assessore regionale all’Agricoltura, Vittorino Facciolla, si è dato subito disponibile a convocare un tavolo con tutti gli attori della filiera”.