A margine dell’incontro tenutosi ieri sull’argomento in Prefettura di Isernia, Coldiretti interviene decisamente in merito agli impegni del prefetto della provincia pentra, dottor Fernando Guida, e delle dichiarazioni di Cristiano Di Pietro, il consigliere regionale con delega alla caccia. “Conosco bene l’impegno del consigliere Di Pietro e tramite suo della Giunta regionale molisana per far fronte a questa drammatica emergenza – afferma il nuovo delegato confederale della Coldiretti Molise, Eugenio Torchio – A nome della mia organizzazione esprimo tutta la mia collaborazione e gli chiedo di continuare ad insistere con le sue iniziative, sicuro di avere a suo fianco la Coldiretti”.
“Non possiamo più perdere ulteriore tempo dal momento che sono ormai due anni che se ne discute negli ambienti della politica regionale e c’è sempre qualcuno che trova strumentali argomentazioni per bloccare ogni iniziativa – dichiara il direttore regionale della Coldiretti, Saverio Viola – Adesso è il momento di agire decisamente. Chiederemo innanzitutto al prefetto di Campobasso, in analogia a quanto organizzato ad Isernia, di convocare, con l’urgenza che il caso richiede, una analoga riunione con i sindaci della provincia e con le parti interessate”.
Coldiretti Molise chiede inoltre alla Giunta regionale, in primis al presidente Frattura, di procedere coraggiosamente sulla strada della risoluzione dell’emergenza cinghiali. Nel preannunciare imminenti iniziative sindacali tendenti ad evidenziare l’esasperazione delle imprese agricole che vedono nullificati mesi di lavoro oltre che risorse economiche dall’assalto alle loro produzioni da parte dei cinghiali e della fauna selvatica, Coldiretti Molise dichiara che non è più il tempo di tollerare comportamenti pilateschi da parte di chi, ad esempio, in II Commissione consiliare della Regione sceglie di non schierarsi pro o contro la proposta Di Pietro in ordine al calendario venatorio 2017-2018 ed al conseguente regolamento, ma semplicemente sceglie la comoda ed inconsueta strada del “parere non dato”. Coldiretti Molise seguirà attentamente l’iter dei lavori regionali sull’argomento, e comunicherà a tutti i cittadini molisani, prima ancora che agli imprenditori agricoli della regione, le singole espressioni di voto di ciascun consigliere regionale, perché è intollerabile questa situazione di stallo. E invita al suo fianco tutti quei sondaci che, indipendentemente dallo schieramento politico di appartenenza, ogni giorno fanno i conti con i disastri provocati nel rispettivo territorio dagli ungulati, e che insieme a Coldiretti ritengono che sia il caso di scongiurare l’ennesimo incidente, spesso mortale, che ormai da tempo si verifica sulle strade della regione.
Coldiretti regionale precisa infine che non intende promuovere una campagna di decimazione indiscriminata dei cinghiali; auspica invece che si adottino le soluzioni messe in campo dal consigliere Cristiano Di Pietro e dalla Giunta della regione Molise, che prevede la calmierazione della popolazione degli ungulati attraverso un oculato prelievo selettivo, effettuato con l’ausilio dei selecacciatori, così come previsto dalla stessa Ispra che si è espressa positivamente in tal senso. Tecnicamente non manca nulla per procedere, conclude Coldiretti Molise; occorre soltanto la volontà politica a risolvere un problema nell’interesse dell’economia agricola regionale e della tutela dell’ordine pubblico e dell’incolumità degli automobilisti nonché di quei turisti che scelgono i nostri territori, attratti dalle indubbie bellezze naturali.