Dopo la protesta, al Brennero ed a Montecitorio, degli agricoltori ed allevatori della Coldiretti, cui hanno partecipato 120 molisani, per la carne di maiale, di pecora, di capra e di pollo sia fresca, refrigerata o congelata diventa obbligatorio indicare, dal primo aprile 2015, il luogo dell’allevamento e della macellazione. Lo rende noto la Coldiretti Molise nel sottolineare che la “Battaglia di Natale: scegli l’Italia” continua per accorciare i tempi e introdurre l’obbligo di indicare il luogo di nascita degli animali “nato in“, dopo che il Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali dell’Unione Europea si è espresso sull’etichettatura della carne suina, ovicaprina e di pollame in merito all’indicazione obbligatoria “allevato in” e “macellato in” con riferimento allo Stato membro e al Paese terzo dove avvengono queste procedure.
In Molise le aziende che allevano ovini sono circa 1.300, con 89.600 capi, quelle che allevano caprini sono 435, con 6.100 capi, quelle che allevano maiali sono 583, con 25.100 capi e quelle che allevano avicoli sono 563, con 5.900 capi. E’ certamente un primo passo importante – sottolinea la Coldiretti Molise – che, però, deve essere necessariamente completato con l’indicazione obbligatoria dell’origine per quanto riguarda tutti i prodotti trasformati che la Coldiretti ritiene fondamentale per garantire la trasparenza indispensabile per mettere il consumatore in condizione di fare scelte consapevoli ed i nostri allevatori di differenziare e valorizzare il proprio prodotto. La mobilitazione continua, ci sarà anche una delegazione dal Molise a Roma, per la manifestazione dei giovani agricoltori ed allevatori della Coldiretti, per difendere il vero Made in Italy, il prossimo mercoledì 11 dicembre, a partire dalle ore 9,30 in via XXIV Maggio 43.