“Nessuno sarà lasciato solo”. Queste le parole del nostro premuroso Presidente Paolo Frattura, ma forse Paolo non sa o non vuol sapere che dal 31 dicembre scorso i 19 dipendenti Codisal, società commerciale del gruppo Arena, hanno concluso il periodo di cassa integrazione e sono in balia del loro destino. Ma sappiamo che il caro Presidente quando vuole fare le sue forzature può e potrà sempre. Ma cosa ci si è inventati questa volta? Una scorciatoia… si! Quale? Semplice: i lavoratori Codisal sono sempre stati parte integrante di Solagrital, oggi Gam… quindi perché non reintegrarli in Gam per poter così accedere al sussidio statale, a nuova cassa integrazione? Mille grazie Presidente, saremo sempre con te!
Aspetti un attimo però, siamo sicuri che “nessuno sarà lasciato solo”…che tutti noi verremo trattati allo stesso modo? A questa domanda la risposta la diamo noi: NO. Figli e figliastri….ancora una volta! A dispetto di ogni logica legale, su 19 dipendenti solamente per 10 sarà garantito il reintegro in Gam e l’accesso agli ammortizzatori sociali, gli altri 9 invece in mezzo ad una strada. Grazie Presidente, grazie ancora una volta. Ma non finirà certo qui: l’operazione messa in atto dai vertici regionali con l’avallo dei vertici di Gam, nella persona dell’Ing. Baranello, aprirà il varco al ricorso in giudizio non solo per noi, personale Codisal oggi escluso, ma per altri circa 70 dipendenti Solagrital, posti in cassa integrazione e mai reintegrati in Gam. Una bella gatta da pelare per chi, come il Presidente Frattura e l’assessore Petraroia, aveva sempre affermato che tutti erano nella stessa posizione e che per tutti
sarebbe stata presa la stessa decisione. Come finirà? Solo Paolo lo sa.
I lavoratori Codisal esclusi dal reintegro in Gam