Il Segretario della CISL Poste Abruzzo Molise Antonio D’Alessandro, ha sottoscritto un protocollo d’intesa, con validità di due anni, per la realizzazione di azioni di contrasto alla violenza di genere.
La SLP-CISL – afferma il Segretario Interregionale Antonio D’Alessandro – è convinta che occorra una grande mobilitazione culturale della società civile, a partire dalla scuola e nei posti di lavoro, insieme con un’azione di prevenzione delle istituzioni contro il fenomeno della violenza di genere. La SLP-CISL è impegnata in prima linea per questa battaglia sociale e culturale e di contrasto e di prevenzione. Abbiamo tutti il dovere di fare ogni sforzo per fermare questi atti inumani e incivili di violenza nei confronti delle donne.
Il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro si sofferma sui numeri: 6 milioni 788 mila – secondo l’Istat – sono le donne che hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni; il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Anche le donne straniere hanno subìto violenza fisica o sessuale in misura simile alle italiane nel corso della vita (31,3% e 31,5%). Sono i partner, attuali o ex, a commettere le violenze più gravi, mentre gli sconosciuti sono nella maggior parte dei casi autori di molestie sessuali (76,8%). Non dimentichiamo la violenza nei luoghi di lavoro, più sottile, meno visibile, ma comunque presente, come il mobbing e le altre forme di ricatto e sfruttamento registrati in alcuni comparti particolari.
Possiamo parlare – precisa Antonio D’Alessandro – di uomini che odiano le donne, e, sempre più spesso, diventano assassini. È successo già 76 volte nel corso del 2016. Un vero e proprio bollettino di guerra che ha insanguinato l’ultimo decennio: 1.740 femminicidi secondo l’Eures. Una macabra contabilità della morte inferta, in molti casi, da un familiare o da un uomo con cui la vittima ha avuto una relazione. Aumentano, in modo preoccupante, i bambini costretti loro malgrado assistere a episodi di violenza sulla propria madre (dal 60,3% del 2006 al 65,2% del 2014). Sono loro le «vittime secondarie» dei femminicidi, scatenati nel 40,9% dei casi da un movente passionale: negli ultimi 15 anni, stando ai dati Eures, sono 1.628 i figli rimasti orfani spesso per mano dei loro stessi padri.
Il Segretario Interregionale Antonio D’Alessandro rammenta un altro problema, quello che riguarda la maggior parte delle vittime: la paura di reagire e denunciare le violenze subite. Voltare pagina non è semplice ma il concorso di tutte le forze sane del Paese, ciascuno nell’ambito di propria competenza, può fare la differenza.
La SLP-CISL – termina Antonio D’Alessandro – in una situazione del genere non può restare a guardare, questo è stato il motivo che ci ha spinto, a sottoscrive il protocollo d’intesa .
CISL-Poste sottoscrive protocollo d’intesa per la realizzazione di azioni di contrasto alla violenza di genere
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