La Cisl Poste del Molise chiede alla Regione di intraprendere le azioni per il rispetto delle Delibere Regionali, votate a un’unanimità il 10 febbraio 2015 e 3 aprile 2012, tutte le azioni possibili per far recedere Poste italiane dalla decisione di razionalizzare/chiusure di 20 Uffici Postali. Gli Uffici coinvolti al piano che partirà il prossimo 7 settembre sono: Campochiaro, Campomarino Lido, Casalciprano, Cercepiccola, Larino, Macchia Valfortore, Monaciglioni, Montelongo, Morrone del Sannio, San Giovanni in Galdo, Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Roccasicura, l’ufficio della città di Isernia localizzato a Castelromano, San Pietro Avellana, Acquaviva di Isernia e Castelpetroso che resteranno aperti a giorni alterni. Ad aprire per soli due giorni a settimana, invece, sarebbero quelli di: Sant’Angelo Limosano e Trivento. Mentre sparirebbe definitivamente l’ufficio postale di Monteverde di Bojano.
Le delibere in questione, che si allegano, IMPEGNO direttamente il Presidente della Giunta Regionale ad adoperarsi presso Poste italiane sia in campo nazionale che regionale, affinché, Poste Italiane si confronti anche con gli organi di vertice della Regione Molise aprendo un tavolo che coinvolge la nostra rappresentanza Parlamentare, i Comuni e i Sindacati di categoria al fine di evitare quello che rappresenta un vero e proprio smantellamento degli uffici postali sul nostro territorio.
I motivi sono noti a tutti, gli abitanti della nostra Regione non devono essere relegati, anche in questo caso, al ruolo di semplici contribuenti senza avere la garanzia dei servizi e, in particolare, la garanzia dei loro risparmi che rischiano di essere dirottati – alla chiusura degli uffici minori – presso gli uffici di altri Comuni con disagi enormi per i nostri pensionati. La logica del solo contenimento dei costi non sia sinonimo di disservizi nei confronti della popolazione molisana.
La chiusura degli uffici postali indebolisce ancor di più la fragile economia delle piccole realtà. Pertanto è necessario impedire la chiusura/razionalizzazione degli Uffici Postali, vere istituzioni economiche radicate nel tessuto sociale.
Rinnoviamo, come CISL POSTE, il nostro appello alla Regione Molise affinché prosegua la trattativa con Poste Italiane per scongiurare il depauperamento degli uffici nei piccoli centri periferici. Ma se, come i fatti degli ultimi giorni sembrano testimoniare, Poste continuerà a essere sorda e cieca di fronte alle richieste che arrivano dalla popolazione, dovremo sopperire alle necessità della cittadinanza per limitare il più possibile i disagi.
Poste Italiane ha, infatti, confermato il piano dei tagli a partire dal prossimo 7 settembre, cancellando e riducendo, di fatto, l’esistenza di tanti suoi presidi in numerose frazioni e Comuni del territorio molisano. Se Poste Italiane confermerà il piano, la nostra azione non si deve fermare, anzi, occorre adesso cercare una più larga condivisione con i Comuni interessati dai tagli, affinché tutte le istituzioni prendano in esame una questione così sentita dai cittadini.
Non è giusto cedere ai ricatti, le realtà interessate dai tagli sono località dove l’età media delle persone è molto avanzata e dove anche il più breve spostamento può rappresentare un problema di non poco conto.
Antonio D’Alessandro Segretario Regionale SLP-CISL