Il 28 aprile è la giornata che l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) dedica alla prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Il tema scelto quest’anno è “stress sul lavoro: una sfida comune”. L’ambiente di lavoro rappresenta infatti un’importante fonte di rischio psicosociale, senza distinzione, per tutti i lavoratori ed in tutti i paesi, industrializzati o in via di sviluppo. Le ristrutturazioni, le opportunità di lavoro che diminuiscono, la precarietà in aumento, la paura di perdere il lavoro, i licenziamenti, la disoccupazione, l’aumento della povertà costituiscono gravi e continue minacce al benessere ed alla salute mentale dei lavoratori.
Sulla necessità di promuovere una cultura della prevenzione è impegnato anche il sindacato italiano. Cgil, Cisl, Uil intendono celebrare la giornata, nel ricordo delle vittime sul lavoro, dando vita ad iniziative concrete per eliminare i rischi connessi all’esposizione a polveri, gas e sostanze chimiche, e soprattutto per sancire la messa al bando totale dell’amianto.
Il 29 Aprile presso la Camera dei Deputati, le Confederazioni organizzano la Conferenza unitaria “Subito il Piano Nazionale Amianto”, con la partecipazione dei Presidenti delle Commissioni Salute, Ambiente e Lavoro, del coordinamento delle Regioni e dell’Anci.
“Discuteremo con i parlamentari, gli studiosi, le associazioni delle vittime dell’amianto, le imprese, i sindaci, le province e le Regioni della necessità di finanziare la ricerca per la cura delle neoplasie asbesto-correlate, di potenziare i centri clinici specializzati per la cura, e di mettere a punto un piano straordinario di lavoro per la rimozione e la bonifica dei materiali contenenti amianto” – dichiara Spina.
“Importante sarà il confronto con le Regioni Abruzzo e Molise, che avvieremo nelle prossime settimane – continua Paolo Sangermano – per rendere pienamente operativi i piani regionali per l’amianto. Ma, più in generale dovremo concordare delle azioni per promuovere la prevenzione, sempre più necessaria in una situazione che continua a destare preoccupazione, anche in presenza di una flessione degli infortuni denunciati all’Inail. Nonostante la scomparsa di centinaia di piccole aziende e la sensibile diminuzione degli occupati, rimane inspiegabile l’aumento delle malattie professionali e resta drammatico il numero dei lavoratori che perdono la vita sul lavoro”.
“Nelle nostre Regioni abbiamo da tempo avviato un percorso che ci vede impegnati nella realizzazione di una serie di importanti iniziative.
Il Coordinamento Cisl salute e sicurezza sta curando l’organizzazione del monitoraggio “Percezione del rischio da parte RLS/RLST”, in partenariato con il Politecnico di Milano, Dipartimento ingegneria gestionale. Il progetto è dell’Inail, che ha affidato a Cgil, Cisl, Uil il compito di sottoporre 2.500 questionari ai delegati salute e sicurezza di tutti i settori produttivi e su tutto il territorio nazionale.
In Abruzzo e Molise stiamo inoltre diffondendo, in modo capillare, i contenuti dell’Intesa nazionale in tema di molestie e violenza sui luoghi di lavoro. L’Accordo intende fornire ai datori di lavoro, ai lavoratori ed ai loro rappresentanti, un quadro di azione per individuare, prevenire e gestire i problemi derivanti da atti e/o comportamenti violenti. Alle parti sociali, sul territorio,è affidato il compito di elaborare e concordare delle procedure concrete per garantire una adeguata assistenza a coloro che dovessero divenire vittime di molestie o violenza nei luoghi di lavoro.
Infine, con entrambe le Regioni stiamo affrontando la fase operativa dei Piani regionali di prevenzione 2014-2018, che recepiscono ed attuano i principi, le priorità e gli indirizzi del Piano nazionale. In particolare, il Piano Abruzzo prevede espressamente degli interventi per la riduzione dei rischi da rumore e da esposizione a sostanze chimiche, da realizzare con una più efficace attività di controllo e con il coordinamento e la collaborazione con il partenariato economico, sociale, tecnico e scientifico. In tal senso, di particolare importanza è l’attivazione di sportelli di informazione/assistenza per la valutazione e gestione dei rischi e la costituzione di una Rete regionale dei RLS, che andrà supportata con la programmazione di percorsi formativi in accordo con le parti sociali e la bilateralità – concludono i due Segretari.
CISL AbruzzoMolise/Stress sul lavoro: una sfida comune
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