A pochi giorni dal primo riscontro pervenuto dal Prefetto Gabrielli, Capo Dipartimento della Protezione Civile, anche il Ministero dell’Ambiente ha manifestato la volontà di fare chiarezza sui pozzi di contrada Capoiaccio, in agro di Cercemaggiore. Nei giorni scorsi avevo infatti inviato all’attenzione del ministro Andrea Orlando sia una relazione su fatti e atti in mio possesso attinenti gli iter autorizzativi per gli impianti di Capoiaccio, sia i verbali dei controlli effettuati negli anni Ottanta.
La questione è stata presa in urgente considerazione ed è stato programmato per venerdì 13 dicembre p.v., in tarda mattinata, l’incontro con i funzionari tecnici del Ministero ai quali relazionerò sull’intera vicenda già oggetto dei lavori della Terza Commissione consiliare il 14 novembre scorso.
All’incontro, che si terrà a Roma, non è ancora confermata la presenza dell’onorevole Antonio Di Pietro con il quale – in forte sinergia e con la collaborazione che riteniamo debba ispirare le azioni messe in campo a tutela del territorio e delle comunità – stiamo seguendo tutti i percorsi utili al definitivo chiarimento circa la natura delle reimmissioni effettuate negli anni Ottanta nel pozzo di Capoiaccio.