Il 27 dicembre del 1963 veniva promulgata la legge costituzionale n.3 che istituiva la Regione Molise. Cinquant’anni suonati,solitamente queste ricorrenze dovrebbero essere oggetto di festeggiamenti,alla luce della situazione attuale ogni parola spesa risulterà un’elogio funebre sul cadavere di una realtà che esiste solo come voce di un bilancio passivo. Brevemente vogliamo ricordare tutti i lavoratori appartenenti alla sanità,che vivono momenti di tensione per il loro futuro non sapendo per quanto tempo ancora riusciranno a rimanere aperte le strutture ospedaliere di appartenenza,anche esse in un degrado indescrivibile. I lavoratori in cassa integrazione della GAM,dell’Ittierre e dello zuccherificio realtà che vedevano da sole la quasi totalità della realtà occupazionale.
Un discorso a parte va fatto sulla realtà commerciale,in stato di totale abbandono con le grandi strutture commerciali ormai svuotate di qualsiasi attività ultima il S.Nicola di Termoli,per il quale troppe parole sono state sprecate da politici e colleghi sul suo futuro. Il futuro della regione lo vedo nero se non c’è un’inversione di tendenza ritornando alle cose che storicamente meglio sappiamo fare,abbiamo i prodotti della nostra terra,siamo bravi a cucinarli,abbiamo un istituto tecnico e una facoltà del turismo che possono dare eccellenza nell’accoglienza .
Agricoltura,cucina,turismo,uniti alla valorizzazione dell’ambiente e dei siti storici,con una classe politica meno autoreferenziale e meno autocelebrativa ma più attenta ai problemi della regione possono,forse,deviare il destino di questa regione dallo sprofondare nel burrone della miseria e dell’abbandono totale.
Nonostante tutto auguri di cuore.
Alfredo Magnifico