Altri settanta lavoratori per strada, un servizio svolto in maniera efficiente che non è stato salvaguardato e una gara d’appalto che, misteriosamente, da un anno non parte. Traccia un’istantanea impietosa Alfredo D’Ambrosio sulla vicenda della chiusura di Esattorie: l’ex senatore parla di inerzia e inefficienza della Regione, dimostratasi incapace di tutelare i livelli occupazionali. “Dal primo settembre scorso – dichiara D’Ambrosio – gli operatori di Esattorie hanno ricevuto la lettera di licenziamento, vedendosi costretti ad attivare le procedure per la disoccupazione. Si tratta di personale altamente qualificato, che per anni è stato in grado di assicurare un servizio assolutamente funzionale per il cittadino. Oggi, invece, con la chiusura di Esattorie si è creato un danno non solo ai dipendenti, ma anche ai contribuenti isernini e molisani tutti. La riscossione dei tributi, infatti, fino al 31 dicembre è affidata all’Aci, che è sottodimensionato a livello di personale al punto che allo sportello vi è una sola persona ad espletare il servizio. Chi in questi giorni si trovi a dover pagare il bollo auto, sarà costretto a fare file chilometriche presso gli sportelli dell’Automobile Club Italia di Isernia, che tra l’altro osservano un orario d’ufficio con apertura alle 8.30 e chiusura prevista a mezzogiorno. Innumerevoli i disagi per i cittadini, senza contare altre problematiche che sono subentrate. Un esempio: le richieste di rateizzazione dei tributi. Chi le avesse già avviate in passato, quando c’era Esattorie, oggi a chi dovrà rivolgersi? E i Comuni che dovranno procedere al servizio di recupero crediti a chi si affideranno, in mancanza di personale qualificato e formato allo scopo?”.
Per tentare di risolvere la questione, la Regione Molise aveva ipotizzato la creazione di una centrale di committenza tra i comuni, che potesse espletare il servizio e riassorbire almeno in parte il personale. Ma il bando pubblico per l’affidamento della riscossione tributi è finito nel dimenticatoio, senza che si sappia più nulla al riguardo. “Perché questo? – si domanda D’Ambrosio – Eppure, l’assessore Petraroia, a più riprese, aveva assicurato il proprio impegno per il mantenimento in essere dei livelli occupazionali e una nuova gara d’appalto. Da un anno, tuttavia, per motivi incomprensibili, nulla è stato preparato. Quali sono i veri motivi di questi ritardi? Voglio far notare che, mentre la Regione tergiversa, gli operatori di Esattorie sono stati licenziati e ora si trovano in mezzo a una strada. E per recuperare la propria dignità non sanno a chi rivolgersi, se non al Padreterno. Perché si è permesso tutto questo? Cosa c’è dietro? Chi tiene i fili, chi è il burattinaio? Apprezzo il modo in cui la Regione è intervenuta, di recente, nei confronti dei lavoratori di Funivie Molise, che hanno ricevuto le spettanze reclamate. Anche se su Campitello Matese restano molti punti oscuri sui quali auspichiamo che si faccia chiarezza il più presto possibile, mi auguro – conclude D’Ambrosio – che anche per i lavoratori di Esattorie, dopo tante chiacchiere, siano attuate modalità d’intervento realmente efficaci”.
Chiusura di Esattorie. D’Ambrosio: servizio non salvaguardato
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