In merito alla notizia della chiusura degli uffici regionali ubicati in via Cavalieri di Vittorio Veneto, il sindaco Basso Antonio Di Brino esprime la propria indignazione per la scelta operata dalla Giunta regionale guidata da Paolo di Laura Frattura.
“Sono sconcertato – afferma Di Brino – per la scelta presa dalla Giunta regionale guidata da Paolo Di Laura Frattura, in merito alla chiusura degli uffici regionali ubicati a Termoli in via Cavalieri di Vittorio Veneto.
Prima di ogni cosa esprimo la mia personale vicinanza e quella dell’Amministrazione comunale agli impiegati di detti uffici e ai cittadini chi vi si recavano fino ad oggi, data la prospettiva di doversi spostare a Campobasso con un notevole aggravio di costi personali e di tempo.
Sento però di dover esprimere la mia indignazione per due ordini di motivi: il primo riguarda la lettera inviata ai dipendenti regionali degli uffici termolesi di via Cavalieri di Vittorio Veneto dal Direttore del Servizio Risorse umane e organizzazione del lavoro della Regione Molise il quale, ben tre giorni dopo la delibera di Giunta regionale con la quale si stabiliva la dismissione dell’immobile e il trasferimento dei dipendenti, ha inteso incredibilmente tranquillizzare gli stessi affermando la “assoluta infondatezza dell’iniziativa (cioè la chiusura degli uffici) evidenziando come “il vicepresidente della Giunta regionale Michele Petraroia, come già esplicitato in occasione di vari incontri con rappresentanti sindacali dei lavoratori, ha più volte manifestato il fermo convincimento della necessità di implementare la presenza degli uffici sul territorio, al fine di ottimizzare la erogazione dei servizi all’utenza e di favorire un complessivo percorso di prossimità dell’Amministrazione al cittadino”.
Una dichiarazione che suona oggi come una beffa nei confronti di questo territorio e nei confronti delle persone che vi abitano e vi lavorano.
Il secondo motivo per cui esprimo una forte indignazione è il seguente: credo che l’opzione di chiudere gli uffici nell’ottica del contenimento dei costi, sia in questo caso specifico assolutamente non condivisibile e fuorviante, dato che è di dominio pubblico il fatto che il risparmio di circa 184.000 Euro annui corrisponde all’incirca a due mesi di retribuzioni per il famigerato articolo 7.
Per quanto mi riguarda, credo si debba chiedere conto di queste incongruenze ai rappresentanti regionali eletti a Termoli e nel Basso Molise, chiedendo inoltre come mai esista questa avversione nei confronti del nostro territorio.
Nel giudicare totalmente irrazionale questa decisione, chiedo al presidente Paolo Di Laura Frattura di revocare la delibera adottata in data 3 novembre o, in subordine, di ricercare soluzioni alternative per la dislocazione degli uffici regionali a Termoli, tra cui ad esempio il vecchio ospedale, già ristrutturato per la sede distaccata del Tribunale ormai trasferito a Larino”.