(Adnkronos) – "Chi dirà a Donald Trump che il lavoro che vuole potrebbe essere un altro di quei 'lavori da neri'?". Con graffiante ironia Michelle Obama, durante il suo intervento alla convention dem, ha ricordato agli americani, in particolare agli elettori afroamericani, le dichiarazioni, da toni sia xenofobi che razzisti, dell'ex presidente riguardo al fatto che i migranti ruberebbero 'black jobs', posti di lavoro da neri. E l'ex first lady non ha esitato ad accusare Trump di fatto razzismo ricordando il ruolo che ebbe il tycoon nell'attaccare e minare la legittimità della presidenza del marito, Barack, primo presidente afroamericano della storia: "per anni, Donald Trump ha fatto tutto quello che era in suo potere per spingere la gente a temerci – ha detto – la sua limitata e miope visione del mondo si sentiva minacciata da due grandi lavoratori, persone altamente istruite e di successo che erano afroamericane". Proprio alla luce degli attacchi che lei e il marito hanno subito per otto anni, Michelle ha ricordato che questa macchina del fango potrà essere scatenata anche contro Kamala, che aspira a diventare la prima donna e la prima afroamericana presidente. "Sfortunatamente sappiamo quello che succedere, sappiamo che c'è chi cercherà di distorcere la sua verità" ha affermato esortando tutti a fare qualcosa per sostenere Kamala e la sua campagna. "Nessuno si può permettere di rimanere fermo ed aspettare che qualcuno vi chiami", ha detto. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
“Chi gli dirà che presidenza è lavoro da neri?”, Michelle Obama punzecchia Trump
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