1° maggio di festa anche per tutti i lavoratori molisani: di coloro che un posto di lavoro ce l’hanno e se lo tengono caro, ma anche di coloro che l’hanno perso e attendono, fruendo di modesti ammortizzatori sociali, di poter ricominciare a lavorare; dei molisani che sono emigrati per cercare altrove opportunità occupazionali che qui non trovano (come i nostri giovani laureati) e dei migranti del mediterraneo mossi dalla necessità di trovare migliori condizioni di vita per le loro famiglie; di coloro, come le donne, che di lavoro ne fanno più d’uno: quello fuori casa e quello di accudimento delle famiglie e dei loro anziani, ma anche dei pensionati che, proprio per il lavoro, hanno speso una vita e che oggi tirano avanti con esigue pensioni.Le Confederazioni sindacali hanno scelto uno slogan impegnativo per questo primo maggio: Più valore al Lavoro. È tramontata l’illusione che la ricchezza e il benessere di un paese potessero derivare solo dai giochi della finanza, che la coesione sociale si potesse salvaguardare solo con la solidarietà. Il lavoro deve tornare ad avere un ruolo centrale ed un valore di promozione umana, di progresso culturale e sociale per gli individui, di identità personale e di appartenenza sociale. Senza il lavoro, la persona perde o non acquisisce identità personale e sociale, e senza lavoro un Paese muore, un territorio si spopola, crescono dissidi e tensioni nelle comunità, si litiga nelle famiglie.Il lavoro è fattore centrale della democrazia. Le prime parole della nostra Costituzione sono: L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Si sarebbe potuto mettere l’accento sulla democrazia, sulla partecipazione al processo politico, sui diritti di cittadinanza, sulla cultura e l’identità del paese, … si è scelto, saggiamente, di fondare la Repubblica e tutti i suoi istituti: sul lavoro.Il sindacato ha poi scelto alcuni termini evocativi di problemi al centro delle rivendicazioni dei lavoratori: occupazione, contratti, pensioni. Ma si sarebbe potuto aggiungere: legalità, welfare, tutela dei migranti, futuro per i giovani, formazione e scuola, salute e benessere. Ogni tema che è determinante per la qualità di vita delle persone e per il progresso delle comunità, direttamente o in modo più ampio, è connesso con il lavoro. Questo 1 maggio, in Molise e ovunque in Italia ed in Europa è anche di protesta e di lotta: di lavoro ce n’è poco, spesso è in nero, sottopagato, non protetto, non ben remunerato anche per il mancato rinnovo di molti contratti e, soprattutto, non ci sono politiche efficaci a livello europeo, nazionale e regionale, per creare nuove opportunità occupazionali. CGIL, CISL e UIL pretendono che il lavoro sia al centro delle attenzioni delle autorità, della politica, del governo e parlamento, degli amministratori locali.
Buon primo maggio a tutti!