Per una questione di correttezza nei confronti degli utenti, del personale dei Centri per l’Impiego, dei cittadini tutti, sento in dovere di spendere due parole. Come già fatto di recente, intervengo anche in rispetto degli organi di informazione, raggiunti anche da fonti diverse dalla mia e che nel rispetto delle regole e della buona fede, hanno il diritto dovere di aprire il contraddittorio, ascoltando tutte le campane. E veniamo ai fatti. Oltre dieci giorni fa, un articolo allarmante, apparso su diverse testate giornalistiche, ha scombussolato tante coscienze, la mia compresa, circa la confusione e l’imbarazzante fanghiglia che si tenta di gettare sull’operato della Provincia. Tentativo piuttosto maldestro. Preso dalla foga del momento ho risposto al consigliere regionale Micone che prova a colpevolizzare la Provincia e facendo finta, o essendo, non a conoscenza dei fatti, spara una serie di fantasie che mi hanno spinto alla celere risposta. Spara a salve ovviamente. Aimè per lui, dopo circa due settimane, a mente serena, riflettendo sulla situazione credo sia giusto ribadire qualche punto.
1) Alla luce del brontolìo di Micone, cosa succede? Dove sono le lunghe file ed i disservizi denunciati? Voglio ricordare a tutti che i 26 precari assunti per il masterplan hanno brillantemente svolto il loro lavoro che ormai si è concluso. Infatti ora si dovrebbe lavorare con la nuova programmazione e per fare ciò, indire nuove selezioni pubbliche, visto che si tratta di un nuovo finanziamento europeo e come confermato dal Dott. Iocca della Regione Molise, anche nell’ultima riunione in prefettura, essendo un nuovo finanziamento, la norma prevede nuove selezioni.
2) Perché dopo quattro riunioni tecniche tra Regione e dirigente e funzionari dei Centri per l’Impiego, la Regione continua a contrastare l’indizione di nuove selezioni? Eppure i tecnici dei Cpi avevano individuato figure professionali.
3) Perché la Regione continua a dire che la provincia è inadempiente? Eppure le 26 figure che ci si ostina a salvaguardare sono solo una parte di quelle necessarie alla realizzazione del nuovo progetto, che certamente in questo modo non viene pienamente realizzato.
Nel nuovo progetto regionale per il potenziamento dei servizi sono previste altre figure (servizio Ido, accoglienza ecc.). Figure che attualmente non ci sono, pari ad altri 16/18 posti di lavoro.
4) I sindacati, molto attenti e battaglieri, hanno difeso i 26 dimenticandosi che nuove selezioni che comunque occuperebbero altre 18 unità lavorative. Non voglio esprimere ciò che penso sul perché di tali (osteggiamenti) e certo che lunedì chiederò un incontro con il presidente Frattura, per pregarlo di farsi carico della questione è finalmente indire il bando di selezione pubblica che consentirebbe di attuare a pieno il nuovo progetto e chiarire definitivamente l’incresciosa situazione attuale.
Alessandro Di Labbio
Assessore alle politiche del Lavoro
e Centri per l’Impiego – Campobasso