Centri per Impiego, FP CGIL – UIL FPL: “I lavoratori non erano abusivi, bastava leggere le norme nazionali”

“Lavoratori legittimati a occupare i posti di lavoro ma inaspettatamente allontanati dai propri uffici qualche giorno fa, le dichiarazioni della Provincia sull’impossibilità di prorogare i contratti, prorogabili invece fino al 31.12.2016 dalla disciplina speciale nazionale. Una lunga ed estenuante trattativa tra Regione e Provincia che vedeva appesa ad un filo la speranza dei lavoratori Molisani, mentre in tutto il resto d’Italia e nella Provincia di Isernia i lavoratori venivano prorogati. Una incomprensibile presa di posizione della Dirigenza aggrovigliata su interpretazioni della norma e più preoccupata a non assumere responsabilità piuttosto che seguire il percorso dettato dalle norme nazionali che garantivano il diritto dei lavoratori”. Questa sinteticamente la riflessione di Tecla Boccardo (UIL FPL) e Susanna Pastorino (FP CGIL) sulla vertenza CPI.  Alla fine di un lungo e travagliato percorso di lotta per il riconoscimento del diritto al lavoro e per il ripristino  della legalità “sospesa” nella vertenza aperta dai 27 precari dei CPI di Campobasso e Termoli e dopo essere stati addirittura costretti ad occupare la sala del Consiglio Provinciale di Campobasso, finalmente si è trovata la soluzione che ha consentito ai lavoratori di tornare nei rispettivi luoghi di lavoro. Quindi – proseguono le due sindacaliste – altro che abusivi! Perché è proprio questo il termine più appropriato per rimarcare come si sia umiliato ed offesa la dignità di questi professionisti, precari, che, per ironia della sorte devono nell’esercizio delle loro funzioni trovare lavoro ad altri precari. E se proprio di “abusi” si vuol parlare, sicuramente bisognerebbe riferirsi ad altri, partendo da alcune dichiarazioni rese in questi giorni dall’Ente Provinciale sull’impossibilità  della proroga dei contratti di lavoro non trovava alcuna motivazione giuridica. Ribadiamo ancora, bastava rispettare quanto stabilito nelle norme nazionali prorogando tutti i precari fino al  31/12/2016; cosa  peraltro attuata in tutte le regioni italiane. Su questa incomprensibile presa di posizione da parte della dirigenza provinciale, vi è anche l’aggravante della scarsa assunzione di responsabilità nei confronti non solo dei lavoratori, ma anche e soprattutto dei cittadini trattandosi (NON DIMENTICHIAMOLO!!) di servizi essenziali. La determinazione delle organizzazioni sindacali messa in atto e volta a garantire il diritto costituzionale, tuttavia, ha reso possibile questo risultato positivo, anche se temporaneo. Dunque la dignità dei lavoratori calpestata è stata riscattata dalla UIL FPL e dalla FP CGIL che con forza e da lungo tempo non hanno perso occasione per rivendicare e proporre la soluzione che la politica ha riconosciuto finalmente dopo una lunga trattativa. Come sempre Cgil e Uil si confermano al fianco dei lavoratori, con una capacità di protesta divenuta, questa volta, ancora più forte con l’occupazione del Consiglio Provinciale. Peccato che spesso non siamo ascoltati da questa classe dirigente, con conseguenze a danno dei cittadini e dei lavoratori. Da burocrati e politici pretendiamo rapidità nelle scelte e nella ricerca delle soluzioni ai problemi, non la complicazione delle situazioni, come accaduto sulla questione Centri per l’Impiego.

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