“Oggi vogliamo trasmettere alle nuove generazioni un messaggio ancora più forte di memoria collettiva e di pace per non dimenticare chi ha dato la vita per donarcela. E’ la giornata dell’Unità e delle Forze dell’ordine, e con tanti conflitti soprattutto a ridosso del Mediterraneo diventa ancora più importante celebrarla. Noi lo facciamo con le scuole, muovendo da un luogo simbolo”. Lo ha affermato Micaela Fanelli, sindaco di Riccia, in occasione della giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, nel ricordo dei Caduti della guerra 1915-1918 e della guerra 1940-1945.
“L’importanza del Monumento ai caduti deve essere compresa da tutti. Le istituzioni hanno il dovere di tutelarlo, e ogni cittadino ha il dovere morale di rispettarlo e omaggiarlo. Insieme alla nostra popolazione voglio ricordare questa giornata con i ragazzi delle nostre scuole, gli allievi dell’istituto Professionale per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale e i ragazzi del Liceo Scientifico di Riccia. Ma la ricerca della concordia e della pace è anche nel quotidiano, in un momento di crisi economica quando è l’Italia che rischia di dividersi in una lotta fra poveri. Questo va scongiurato. Un pensiero particolare – ha aggiunto il sindaco – va a Vitale Manocchio, un bersagliere che fece la campagna di Russia e al comandante Sciandra, a capo di una delle due navi più importanti della marina militare, che ha reso orgogliosi tutti i riccesi, me per prima”.
La giornata di celebrazione è partita in mattinata con il corteo e la deposizione della corona di fiori sul Monumento dei caduti in Piazza Municipio. Domenica 9 novembre inoltre, dopo la messa delle ore 11, ci sarà la benedizione della corona da parte di Monsignor Bregantini in visita pastorale a Riccia da venerdì sera.
Nel corso di questa giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, dalle ore 11 si è tenuto un convegno molto partecipato e interessante, coordinato da Giuseppina Fanelli, vice-preside dell’Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale di Riccia. Oltre al sindaco Fanelli e a Umberto Di Lallo, dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo di Riccia, sono intervenuti Giuliana De Simone, docente di storia, con la relazione su ‘L’età della catastrofe: i conflitti mondiali del Secolo breve’; Antonio Santoriello, assessore alla Cultura del comune di Riccia, con ‘Il Monumento ai caduti di Riccia. Storia ed immagini’; e Gennaro Ciccaglione, il quale oltre a offrire la sua testimonianza, ha presentato il suo libro ‘Nave Campobasso. Marinai molisani in guerra’.