Sempre più incerto e a rischio il futuro dello Zuccherificio del Molise, in bilico tra un nuovo bando di vendita, il dodicesimo in scadenza il prossimo 9 maggio, e una campagna saccarifera per il 2016 di cui ancora non si conosce la portata e l’obiettivo, considerando che si tratta dell’ultima che verrà realizzata con il sistema delle quote. In mezzo a tutto questo, in un limbo infinito, si trovano i dipendenti dello Zuccherificio, passati da ottanta a sessantatré, sui quali pende la spada di Damocle di un futuro lavorativo in bilico e di una cassa integrazione in scadenza il prossimo 16 agosto e sulla quale non c’è, al momento, alcuna garanzia di proroga da parte del Ministero del Lavoro.
Una situazione paradossale, alla stregua delle tante a cui abbiamo assistito durante gli ultimi tre anni, dove a fronte delle richieste dei lavoratori di ripresa produttiva, di maggiore tutela, di certezza per il futuro riscontriamo un silenzio assordante da parte del Governo regionale, il quale non è riuscita a cogliere alcun strumento per salvare l’azienda, con una filiera saccarifera ferma e senza alcuna pianificazione.
Eppure nell’incontro del 19 febbraio 2016 tra l’Assessore regionale alle Politiche Agricole, la RSU del nuovo Zuccherificio del Molise e le OO.SS., di fronte alle rappresentanze dei lavoratori che manifestavano giustamente la loro profonda preoccupazione per il futuro dello Zuccherificio del Molise, prospettò di avanzare una richiesta condivisa di spostare il tavolo interministeriale presso il Ministero delle Politiche Alimentari e Forestali, allo scopo di individuare soluzioni ed eventuali occasioni per il rilancio del comparto; dopo due mesi questo impegno del Governo regionale è stato fortemente disatteso, lasciando i lavoratori in attesa di una risposta che non è mai arrivata, mentre incombe la campagna saccarifera del 2016 che per forza di cose dovrà avere un valore e un obiettivo diverso dalla mini-campagna del 2015 che si prefiggeva il mantenimento della quota zucchero assegnata allo stabilimento.
Preoccupazioni acuite dall’ennesimo bando di vendita, per inciso il dodicesimo, dell’azienda Zuccherificio del Molise e della partecipazione della società Nuovo Zuccherificio del Molise per un valore di euro 6.500.000,00 in scadenza il prossimo 9 maggio, nella speranza, finora andata vana, di trovare un acquirente interessato all’acquisto e al rilancio dell’unica filiera saccarifera del Meridione.
Una situazione di stallo che va avanti oramai da troppo tempo, e stante il silenzio delle istituzioni le parti sociali, che hanno altresì domandato all’azienda la sottoscrizione per il 2016 di un accordo di campagna che preveda la massima estensione di lavoro per tutti i dipendenti, a ragion veduta hanno richiesto al Ministro Martina di convocare un tavolo ministeriale per affrontare temi quali la creazione di presupposti tali da invogliare imprenditori all’acquisto dell’impianto e il rinnovo degli ammortizzatori sociali.
Temi che in realtà dovrebbero essere al primo posto dell’agenda del Governo regionale, il quale d’altra parte a fronte di promesse e rassicurazioni non è riuscito a trovare soluzioni idonee a garantire la prosecuzione dell’attività dello Zuccherificio, chiuso per mancanza di coraggio e prospettive.
Questi motivi sono alla base della nostra interrogazione presentata in Consiglio regionale, così da poter conoscere appieno l’evoluzione dell’intera vicenda, e soprattutto per sapere quali sono gli impegni che il Governo regionale intenderà assumere per garantire la prospettiva di ripresa di un settore fondamentale per quell’agricoltura produttiva che ancora resiste, giù duramente colpita dalla chiusura prima della Gam prima e poi dello Zuccherificio.
( nota a firma dei consiglieri Fusco, Iorio, Sabusco e Cavaliere)
C’è un futuro per lo Zuccherificio? Interrogazione dell’opposizione in Consiglio regionale
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