Caso Almasri, Italia chiederà a Cpi consultazioni per riflessione comune su criticità

(Adnkronos) – A quanto si apprende da fonti governative, la Giustizia chiederà alla Corte dell’Aia di avviare delle consultazioni funzionali a una comune riflessione sulle criticità che hanno connotato il caso Almasri al fine di scongiurare il ripetersi di situazioni analoghe. Il portavoce della Corte penale internazionale (Cpi), Fadi El Abdallah, in una nota relativa al caso Almasri, oggi ha dichiarato che "la questione della mancata osservanza da parte dello Stato di una richiesta di cooperazione per l'arresto e la consegna da parte della Corte è di competenza della camera competente, vale a dire la Camera preliminare I". "Come parte di questa procedura, ai sensi del Regolamento 109(3) del Regolamento della Corte, l'Italia avrà l'opportunità di presentare osservazioni. Finché la Camera preliminare I non avrà esaminato la questione e non avrà emesso una decisione, la Corte non offrirà ulteriori commenti – ha aggiunto il portavoce della Cpi – Questo processo non riguarda responsabilità individuali o casi contro persone specifiche".  Le opposizioni in questi giorni hanno attaccato a più riprese il governo. "Penso sia una vergogna che l'Italia abbia deciso di non firmare in difesa della Cpi. Abbiamo fatto bene a fare una conferenza insieme per chiedere chiarezza su un torturatore riaccompagnato a casa con un volo di Stato", ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, durante il suo intervento sabato al congresso di Più Europa. "Meloni non può continuare a scappare, deve venire in Parlamento perché i due ministri non hanno dato risposte e hanno continuato a contraddirsi tra di loro", ha scandito la leader dem. "Chi attacca la Corte penale internazionale trasforma il nostro Paese in uno Stato pirata, che nega il diritto e la legalità internazionale, rinnegando quei principi che la comunità internazionale ha faticosamente costruito dopo gli orrori della Seconda guerra mondiale e il genocidio nella ex Jugoslavia e nel Ruanda", ha dichiarato Angelo Bonelli, deputato Avs e co-portavoce di Europa Verde. "Il ventriloquo di Giorgia Meloni, il ministro Tommaso Foti, ci ha fatto sapere che la presidente del Consiglio non verrà in Parlamento per spiegare la vergognosa decisione di liberare il criminale, stupratore e assassino Almasri e di non firmare il documento a sostegno della Corte penale internazionale presentato da tutti i Paesi europei – ha affermato Bonelli – Non risponderà nemmeno sullo scandalo dello spyware Paragon, un software in uso al governo che ha spiato giornalisti e attivisti. Questa è una svolta autoritaria pericolosa: Meloni fugge dal confronto con il Parlamento, ignorando il ruolo delle istituzioni democratiche. Ma non può scappare dalle proprie responsabilità: le opposizioni unite hanno chiesto che la premier venga in aula a rispondere, e ha il dovere di farlo". Per il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, "oggi l'Italia si ritrova con grande disonore a calpestare la giustizia internazionale. Io dico Meloni, presidente del Consiglio, leader di Fratelli d'Italia che per tradizione si richiama ai valori dell'onore, dov'è il tuo onore? Parlate sempre di onore, dov'è l'onore che non ti sei presentata nemmeno in Parlamento alla richiesta di informativa a spiegare a noi parlamentari e al Paese come e perché esponi il Paese a questa vergogna", ha detto Conte durante la puntata di 'Accordi e disaccordi' in onda su 'Nove'. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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