Prosegue a vele spiegate la raccolta firme della Cgil sulla proposta di legge di iniziativa popolare per il nuovo Statuto dei lavoratori, denominato “Carta dei diritti universali del lavoro”, e sui tre quesiti referendari per la cancellazione del lavoro accessorio (voucher), la reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti e una nuova tutela reintegratoria nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo per tutte le aziende al di sopra dei 5 dipendenti.
Nel weekend dell’11 e 12 giugno saranno tanti gli appuntamenti organizzati dalla CGIL sul territorio molisano. Infatti, in entrambe le giornate è prevista la presenza dei banchetti per la raccolta delle firme nelle tre principali città della regione: a Campobasso in corso Vittorio Emanuele nei pressi del Comune, a Isernia in piazza Celestino V e a Termoli in piazza Monumento, a partire dalle ore 9 del mattino e fino alle ore 22. Con lo stesso orario, ma nella sola giornata di domenica, sarà possibile andare a firmare anche in piazza Umberto I a San Martino in Pensilis. A Venafro, invece, si potrà dare la propria adesione alla Carta dei diritti recandosi presso i banchetti allestiti all’angolo di via Conca casale nella giornata di sabato, dalle 8 alle 14. Infine, l’ultimo appuntamento di questo fine settimana è programmato a Trivento in piazza Mercato dalle 9 alle 13 di domenica.
Si ricorda che tutti i cittadini impossibilitati a recarsi nelle piazze, nei giorni e negli orari descritti, possono comunque dare il proprio consenso alle proposte del sindacato recandosi presso gli uffici comunali di residenza e chiedendo di firmare la Carta dei diritti e i tre quesiti referendari. La Cgil invita tutti i molisani a partecipare, ben conscia del fatto che l’estensione delle tutele e dei diritti fondamentali del lavoro è una questione che interessa da vicino ogni singola persona, anche chi oggi non si sente coinvolto o toccato da questi temi. Ridare valore e dignità sociale al lavoro dovrebbe essere alla base di ogni sistema democratico e tutti noi dobbiamo sentirci chiamati in causa, in quanto responsabili del mondo che lasceremo alle future generazioni. Lamentarsi non è sufficiente, ma è necessario agire nella direzione del cambiamento. In tale ottica, la cancellazione dei voucher, il diritto alla reintegra al lavoro in caso di licenziamento immotivato e il superamento di appalti deregolamentati sono le priorità di un disegno di legge, qual è appunto la Carta dei diritti, che in un mondo basato per lo più su egoismi e interessi personali, si pone un obiettivo a suo modo “rivoluzionario”: ridurre le discriminazioni, le disuguaglianze e le divisioni che affliggono il mondo del lavoro da ormai troppi anni.
“Carta dei diritti universali del lavoro”, prosegue la raccolta firme della Cgil sulla proposta di legge per il nuovo Statuto dei lavoratori
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