Le aggressioni al personale ferroviario, come quella subita dal capotreno F. B. a Caserta
durante il servizio sul treno 5189 (Isernia-Napoli), rappresentano una grave e persistente
problematica.
L’episodio, culminato in una aggressione fisica, evidenzia l’urgente necessità di misure
concrete per garantire la sicurezza del personale dei trasporti pubblici. Per fortuna il
capotreno ha riportato solo trauma e contusioni al naso ed escoriazioni varie, ma l’impatto
psicologico dell’evento è stato significativo e sottolinea l’elevata vulnerabilità a cui è
sottoposto il personale.
Non è più rinviabile il potenziamento della sicurezza sui treni, chiediamo l’introduzione di
personale di vigilanza a bordo dei convogli, che sicuramente potrebbe dissuadere da
comportamenti violenti. Chiediamo inoltre sistemi di videosorveglianza con l’installazione di
telecamere di sicurezza visibili e ben segnalate, che possano fungere da deterrente.
È necessario mettere in campo una campagne di sensibilizzazione, educare i passeggeri
sul rispetto del personale ferroviario e sulle conseguenze legali di comportamenti violenti.
Da parte di Trenitalia e delle altre aziende del settore, pretendiamo nei confronti dei
dipendenti aggrediti, un adeguato livello di supporto e di assistenza legale da abbinare
all’avvio di campagne interne per migliorare la sicurezza.
Questo ennesimo episodio richiama l’attenzione sul bisogno di una risposta più incisiva da
parte delle istituzioni e delle aziende, affinché situazioni simili vengano prevenute e punite
adeguatamente.
Non possiamo più permettere che accadano episodi del genere, chi si rende responsabile
di certi episodi dovrebbe essere interdetto perennemente dall’uso dei mezzi pubblici.
FILT CGIL