Un vero e proprio ciclone si sta abbattendo sul settore del Trasporto Pubblico Locale.
Dopo il botta e risposta tra Atm e Regione Molise che dura da mesi, non proprio adornato da ghirlande, a buttare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato l’Ente che, con Determina Direttoriale, ha escluso l’Atm dalla gara per l’affidamento del Servizio di Trasporto Pubblico a causa di probabili di inadempienze di carattere contributivo, persistenti al momento della presentazione dell’offerta.
Le presunte mancanze sono state sollevate dall’Inps sulla base di una richiesta che la Regione ha fatto nel corso della verifica degli atti inerenti la procedura.
Non si è fatta attemndere la risposta dell’Azienda che per voce di uno dei Rappresentanti, Giuseppe Larivera, ha chiarito la posizione dell’Atm e non ha risparmiato forti critiche all’operato della Dirigenza dell’Amministrazione.
Che ne pensa del documento della Regione Molise di mancata aggiudicazione della gara sui Trasporti?
“Darei la risposta sotto un duplice profilo: da imprenditore e da cittadino molisano.
Come imprenditore non comprendo come abbiano impiegato 9 mesi per acquisire carte che normalmente si ottengono in soli 30 giorni, spendendo nel frattempo € 3,6 milioni di euro.
Non comprendo, inoltre, come in 9 mesi siano cambiati tre Responsabili del Procedimento – o meglio penso di saperlo – si aspettava l’arrivo dell’utile personaggio di un famoso romanzo di Dostoevskij, il principe Myskin, che tempo qualche settimana firmasse quello che nessuno ha voluto firmare in 9 mesi!
Un genio che immediatamente ha compreso un progetto così grande e complesso e che ha ritenuto di bocciare l’unica riforma del trasporto presentato alla Regione Molise, riforma tutta calibrata a favore dei cittadini molisani.
Purtroppo l’offerta non difendeva gli interessi dei soliti noti ed allora ecco che con motivazioni che fanno letteralmente ridere, annulla un lavoro di riforma che ha impiegato 4 anni per poter arrivare a conclusione”.
Cosa intende fare dopo questo provvedimento?
“Le motivazioni della non aggiudicazione saranno sottoposte al sovrano giudizio della magistratura amministrativa che deciderà chi avrà ragione.
Ma la mia indignazione – e questo è il secondo punto di vista della risposta – é quella di un cittadino qualunque del Molise che concorre con la propria tasca al pagamento di ben 35 milioni di euro per il sistema dei trasporti regionali e che rispetto a questa mole di danaro si chiede quale sia la qualità dei servizi che la Regione gli offre.
L’arretratezza del sistema è sotto gli occhi di tutti.
Come si fa, in una situazione di emergenza economica come quella che attraversa il Molise a rinunciare all’aggiudicazione di una gara con il costo più basso d’Italia? Considerato poi che in tutte le regioni d’Italia il costo è ben oltre 2,50 €/Km?
Come si fa a rinunciare a due milioni di chilometri offerti a titolo gratuito nella gara quando l’Atm stessa, che oggi svolge l’85% del trasporto regionale, è sommersa da un fiume di richieste di servizi aggiuntivi da parte dei sindaci e dei cittadini che allo stato hanno servizi del tutto insufficienti per le loro necessità di mobilità quotidiana?
Come si fa a rinunciare a 20 autobus nuovi da immettere nel territorio molisano, quando tutti sanno che lo stato non finanzia più il rinnovo del parco autobus, condannando gli utenti molisani a viaggiare su autobus vecchi di oltre 20 anni e al limite del collasso tecnico?
Come si fa a rinunciare a tutte le infrastrutture create ed offerte da ATM su tutto il territorio molisano per la manutenzione degli autobus e l’assistenza telematica ed informatica per gli utenti?
Cosa crede che abbia portato alla decisione di esclusione di Atm dalla gara dopo un’aggiudicazione provvisoria basata su valutazioni di eminenti professori universitari esperti in materia di trasporto?
Credo che a fronte di questa scelta così grave qualche dubbio sia legittimo.
La gara del Molise è stata presa da esempio in tutte le regioni d’Italia sia per la regolarità dell’iter che ha seguito sia per aver superato il vaglio di tutti gli organi di controllo (conferenza dei servizi, anti Trust, Tar Molise, Consiglio di Stato).
In Molise la politica ha deciso di annullare tutto questo con motivazioni risibili.
Non appena si avrà contezza di quali benifici in termini economici e di mobilità ha rinunciato questa classe politica con la non aggiudicazione dell’offerta dell’Atm, tutti i cittadini si indigneranno come me poiché ancora una volta si sentiranno ostaggio di una classe politica arretrata e ripiegata su se stessa nel continuare a mantenere inalterati gli interessi propri e quelli dei loro compari”.
Quali sono gli svantaggi di questa decisione per gli utenti molisani?
“Questo “calcio nel culo” ai cittadini molisani che costerà solo a loro decine di milioni di euro di tasse per servizi di trasporto arretrati e mal funzionanti, porterà, al contrario, vantaggi a coloro che continueranno a gestire il trasporto nel Molise barricati nei loro palazzetti ben protetti dal caldo e dal freddo.
Gli utenti molisani su autobus con l’ombrello aperto e sindaci a mendicare uno straccio di collegamento in ginocchio davanti ai palazzetti di Assessori che non sono mai saliti su un autobus o che addirittura non sono stati neanche eletti dai cittadini”!
Cosa si sente di dire come cittadino alla classe politica regionale?
“Premetto che il presidente Frattura ha più volte dichiarato pubblicamente, prima della campagna elettorale, durante e dopo la stessa, che avrebbe bloccato la gara.
Oggi ha portato a termine il suo programma elettorale sui trasporti molisani insieme a persone che senza avere alcun titolo rispetto alla procedura di gara hanno turbato l’iter procedurale per l’assegnazione definitiva.
Caro presidente Frattura e caro assessore Nagni come cittadino molisano grazie per questi servizi inefficienti utilizzati ogni giorno per andare a lavorare o per andare a scuola. Bravi. Bravissimi. Missione compiuta!
Brindate serenamente per questo risultato e siate ancora più felici per questo ulteriore furto al progresso della Regione e dei cittadini molisani.”
Forti, dunque le dichiarazioni di Larivera a cui sicuramente faranno seguito quelle della Regione.Comunque, il dato certo, è che le conseguenze della diatriba ci saranno e non saranno indolori, in special modo per l’utenza del trasporto pubblico.