Seguo con divertita attenzione ( se non fosse per la intrinseca drammaticità del problema) la gara, davvero avvincente, in atto tra le massime Autorità politiche ed istituzionali della Regione in relazione alla soluzione da offrire alle problematiche del rientro dal deficit sanitario e sulla conservazione dei livelli essenziali di assistenza ai cittadini molisani.Una gara per il vero particolare nelle modalità , fatta di comunicati e di conferenze stampa, di repliche, di editti, di impegni e di promesse da …marciapiede ( si fisicamente proprio sui marciapiedi) per individuare quello o quelli tra i concorrenti che si spendono di più di altri per tutelare il Molise e le sue strutture sanitarie dal probabile smantellamento che passa attraverso le regole del decreto Balduzzi.
Sarebbe davvero encomiabile l’impegno dei nostri governanti ( salve ovviamente le forme e le modalità di esplicazione della “gara” ), se non fosse certo che tutti gli interpreti, indistintamente, hanno contezza che difficilmente il Governo nazionale potrà disattendere le reiterate ed annose bocciature del tavolo tecnico ministeriale, dei vari piani di rientro, bocciature che porteranno al più volte evocato commissariamento della sanità regionale, provvedimento che potrebbe arrivare all’indomani della tornata elettorale amministrativa del prossimo mese.Sarò forse io portato ad esasperare il già dilagante pessimismo, ma la sensazione che avverto è che ciascuno degli interpreti di questa “gara di salvamento”, stia mirando più a salvare se stesso che le strutture sanitarie del territorio. E ciò che mi sembra anche un po’ stucchevole è che la competizione si gioca tra interpreti che sono espressione dello stesso partito politico ,il PD, che per essere IL partito di governo della Regione dovrebbe avere presumibilmente il medesimo progetto e la medesima proposta intesa ad efficientare i servizi ed a ridurre i costi.
Se poi ,come sembra ormai evidente, vengono offerte soluzioni differenti, mi chiedo perché mai non si apra un confronto serio e costruttivo innanzi tutto nel Partito di riferimento (il PD), quindi all’interno degli altri partiti che sostengono questa maggioranza e questo Governo regionale?Certo è che l’immagine che si sta offrendo all’esterno evoca una pagina triste della storia dello scorso secolo, quella dell’ultimo brano musicale suonato dall’orchestra del Titanic, mentre la nave andava inesorabilmente ed irreversibilmente a fondo.
Oreste Campopiano
Resp. Naz. Problemi dello Stato – PSI