I militari della Stazione Carabinieri di Campomarino (CB), dipendente dalla
Compagnia di Termoli (CB), a conclusione di accertamenti seguiti ad un intervento
effettuato nel corso di un servizio perlustrativo, hanno arrestato in flagranza di reato
un censurato 48enne originario del Comune di San Severo (FG) ma dimorante in
Campomarino (CB), poiché resosi responsabile del reato di cui all’articolo 387 bis del
Codice Penale “Violazione del provvedimento di allontanamento dalla casa familiare
e divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa”, in relazione
all’articolo 572 del Codice Penale “Maltrattamenti contro familiari o conviventi”.
Nella circostanza gli operanti, su richiesta telefonica privata pervenuta alla Centrale
Operativa dell’Arma termolese, intervenivano presso l’abitazione di una 44enne sita
nel centro di Campomarino (CB), sorprendendovi all’interno l’uomo che vi si era
introdotto, utilizzando indebitamente una copia delle chiavi di cui lo stesso era già in
possesso, con la pretesa di parlare con la propria ex compagna convivente.
Nell’occasione i militari appuravano che lo stesso, con tale illecita condotta, aveva
palesemente violato un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare ed il
divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, emesso a suo carico
il 3 febbraio scorso dal G.I.P. del Tribunale di Larino (CB) in relazione a pregresse
condotte configuranti il reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi, tenute dal
48enne tra il 14 dicembre 2021 ed il 2 gennaio 2022 proprio nei confronti dell’allora
compagna convivente.
A quel punto l’uomo veniva tratto in arresto nella flagranza del reato sopra ascritto e,
previ adempimenti del caso, tradotto presso la sua abitazione per ivi permanere in
regime di arresti domiciliari.
Nella successiva udienza dinanzi all’Autorità Giudiziaria di Larino (CB), l’arresto
veniva opportunamente convalidato poiché legittimamente eseguito, mentre il 48enne
veniva invece rimesso in libertà.
A distanza di appena 3 giorni però, sulla base degli ulteriori accertamenti svolti dai
Carabinieri della Stazione di Campomarino, a cui era seguita la richiesta da parte del
P.M. poi accolta dal competente G.I.P., in relazione alla pericolosità del soggetto ed
alle relative esigenze cautelari emerse a suo carico, l’uomo veniva nuovamente tratto
in arresto dai militari e sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
Positivo è stato fortunatamente l’epilogo di questa vicenda che, grazie al perentorio e
puntuale intervento dell’Arma sotto la costante ed attenta direzione della Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Larino (CB), ha permesso di rompere la catena di
omertà e violenza che caratterizza in particolare i reati commessi all’interno delle mura
domestiche, evitando che da ciò potessero scaturire – come purtroppo spesso accade –
ben più gravi conseguenze.