I militari del N.O.R. Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Termoli (CB),
nel corso di un mirato servizio di prevenzione e repressione delle violazioni in materia
di sostanze stupefacenti, hanno arrestato in flagranza e deferito in stato di libertà alla
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino (CB) rispettivamente un 23enne
ed una 25enne, entrambi originari della provincia di Foggia e titolari di vari precedenti
penali e/o di polizia, poiché ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti; reato previsto e punito dall’art. 73 del D.P.R. 309/1990.
Nella circostanza gli operanti procedevano ad effettuare una perquisizione domiciliare
d’iniziativa presso un’abitazione nella disponibilità degli stessi sita a Campomarino
(CB), ma al momento dell’accesso il 23enne riusciva a disfarsi di parte delle sostanze
stupefacenti che deteneva gettandole nel WC.
Ciò nonostante i militari riuscivano comunque a trovare, all’interno di una stanza in
uso al predetto, n. 24 involucri in cellophane contenenti “Eroina” del peso complessivo
di gr. 18,00, n. 1 frammento di “Hashish” del peso di gr. 0,40, n. 1 bicchiere contenente
gr. 100,00 circa di sostanza da taglio tipo “Bicarbonato”, euro 600,00 in banconote vari
tagli verosimile provento di attività di spaccio e materiale vario per il confezionamento
di sostanze stupefacenti.
Nell’ambito del medesimo contesto operativo venivano altresì effettuate le
perquisizioni personali di entrambi i soggetti, appurando che la donna occultava
addosso n. 1 bilancino elettronico di precisione perfettamente funzionante.
Quanto complessivamente rinvenuto veniva pertanto sottoposto a sequestro penale, in
attesa delle analisi di laboratorio e del successivo deposito presso il competente Ufficio
Corpi di Reato, mentre l’uomo veniva dichiarato in stato di arresto e tradotto presso la
casa circondariale più vicina, per ivi permanere a disposizione della Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Larino (CB).
Nel corso della successiva udienza dinanzi al competente Giudice per le Indagini
Preliminari, così come richiesto dal Pubblico Ministero, l’arresto veniva convalidato
poiché legittimamente effettuato ed a carico del 23enne veniva confermata la misura
della custodia in carcere.