La scelta di riconciliazione dell’UDC all’interno delle forze che si riconoscono nel PPE e che si collocano nell’area di centro destra, annunciata recentemente dal leader del partito (on. Casini) e l’abbandono di percorsi politici di “terzo polo” di difficile realizzazione in un sistema bipolare ormai consolidato, rappresentano la strada da seguire nell’alleanza delle prossime elezioni amministrative che interesseranno il capoluogo di regione.Sulla scorta di tale orientamento, che verrà discusso e ratificato nel corso del congresso nazionale che l’UDC terrà dal 21 al 23 febbraio, anche il gruppo consiliare al comune di Campobasso ritiene non più procrastinabile una scelta di campo e dunque la conferma di un percorso politico e programmatico all’interno della coalizione di centro destra.
Una condivisione che trova il fondamento in un programma amministrativo concreto da realizzare compiutamente nei prossimi cinque anni di mandato e che trovi la sua base ideale nella prosecuzione e valorizzazione di quello attuale e conseguentemente nella conferma alla guida al vertice di palazzo San Giorgio del sen. Luigi Di Bartolomeo.Le primarie, così come da tempi non sospetti continuiamo a sostenere, rappresentano un potente strumento di partecipazione popolare solo nel caso di consultazioni vere, con candidati veri, realizzate sulla scorta di programmi veri e con una tempistica vera che oltre a consentire la massima partecipazione di tutti gli attori della società, allontani i sospetti di congiure di palazzo e soprattutto le ingerenze di potentati che nulla hanno a che vedere con la città di Campobasso.Il senatore Luigi Di Bartolomeo oggi rappresenta il candidato che per statura morale, per forza personale e per responsabilità politica, ha il diritto ed il dovere di chiedere, congiuntamente all’intera coalizione di centro destra che con lui ha governato, il giudizio degli elettori su quanto realizzato nel corso di questo mandato e la loro fiducia per il prosieguo.Siamo certi che le persone di buon senso sapranno ben valutare le cose fatte e quelle da fare, condizionate da una fase di crisi economica senza precedenti che ha interessato l’intero Paese ed in cui la nostra città è riuscita comunque a non naufragare nonostante la scarsa attenzione dei governi regionali, i tagli inferti dal governo nazionale i vincoli imposti da un patto di stabilità capestro, che strangolano quotidianamente i cittadini.
Il gruppo UDC al comune di Campobasso