Si potrebbe dire che è stato il solito successo. Anche quest’anno il cartellone culturale ‘Ti racconto un libro’, laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione promosso e realizzato dal Comune di Campobasso e dall’Unione Lettori Italiani, con la direzione artistica e organizzativa di Brunella Santoli e il patrocinio della Provincia di Campobasso, ha fatto registrare il pieno di pubblico in tutti gli spettacoli nella sala del Circolo Sannitico di Campobasso, bella ma obiettivamente troppo piccola per eventi di tale livello e successo.
Ieri è stata la volta di Sabrina Lembo, scrittrice nata a Roma, ma di origini molisane, che vanta una lunga esperienza nel panorama culturale, non solo nazionale. Ha presentato il suo libro “Anche io ho denunciato” in dialogo con Massimo Cotto, mentre Gianni Testa ha dato lettura di stralci particolarmente significativi dell’opera. L’autrice è anche una dinamica imprenditrice, che non ha resistito al richiamo della terra natia ed è tornata in Molise per guidare l’azienda di famiglia, sperimentando con caparbietà e successo il binomio lavoro-cultura e superando per ciò ostacoli che per altri sembrano insormontabili.
Ieri al Sannitico si è parlato di violenza e della necessità che i fatti, anche di cronaca, vengano messi in luce attraverso la denuncia; un libro coraggioso che ha ampliato la sfera della partecipazione agli eventi, stabilendo chiaramente che non tocca solo alle ‘vittime’ di denunciare, ma anche a tutti quelli che sanno, perché il silenzio di quelli che sono intorno danneggia ancor più della violenza, sia fisica che psicologica, considerando che la seconda, abbondantemente sottovalutata, può essere addirittura più dannosa e pericolosa della prima. Significativo il passaggio in cui gli uditori in sala sono stati resi partecipi di questa necessità, quando l’autrice ha detto che tutti, ognuno per la propria parte, devono assumersi la responsabilità di denunciare di fronte ad eventi di tal genere. Da spettatori si può decidere di rimanere in platea o di alzarsi ed accompagnare i protagonisti nel difficile percorso che li attende. Una posizione forte, che è sembrata essere il momento topico dell’incontro culturale.
La storia. “Anche io ho denunciato” racconta il dramma realmente vissuto da donne e non solo, che subiscono violenza psicologica, prima ancora che fisica, e la difficoltà che incontrano nel denunciarlo. Il libro vuole essere un simbolo di riscatto e di incoraggiamento per coloro che restano soli, spesso sentendosi abbandonati e non creduti da nessuno. E’ un atto di coraggio alla denuncia collettiva, che non deve mancare mai. In questo discorso etico si inserisce anche la predilezione verso il genere teatrale, come strumento formativo e divulgativo per eccellenza. “Anche io ho denunciato” è in collaborazione con l’Associazione Vite senza paura di Maria Grazia Cucinotta.
Un evento di rilievo ed un momento culturale equilibrato, che ha unito il tema forte alle domande discrete e precise del moderatore ed alla lettura partecipata dei brani.
Dal Sannitico ieri siamo usciti tutti più forti.
Stefano Manocchio