Cambiamenti climatici e produzioni agrarie è, infatti, proprio il titolo del seminario curato del prof. Arturo Alvino che, con un linguaggio scientifico-divulgativo, avrà modo di coinvolgere i presenti spiegando il funzionamento delle piante e delle colture agrarie sia in condizioni normali sia in caso di stress ambientali. A supporto della discussione alcune proiezioni sui probabili effetti dei cambiamenti climatici sulla stabilità degli ecosistemi agricoli, forestali e marini negli anni futuri (2030 e 2050).
L’essenziale invisibile agli occhi, i microscopici abitanti degli alimenti: pericoli e opportunità saranno i punti nodali del successivo incontro seminariale curato della prof.ssa Elena Sorrentino che focalizzerà l’interesse sull’imprescindibilità dei microrganismi per la vita dell’uomo, rimarcando l’attenzione sul binomio “alimenti – microbi”, e sul ruolo fondamentale che questi ultimi giocano nella produzione e nella conservazione degli alimenti, in quanto artefici non solo della sicurezza, ma anche delle caratteristiche sensoriali e della serbevolezza di cibi e bevande, e della salute del consumatore.
Lo spazio destinato ai Laboratori forestali sarà fonte di conoscenza e approfondimento e di illustrazione per tutte quelle tematiche che vertono sull’ecologia, sul monitoraggio e sulla gestione degli ecosistemi forestali, sulla conservazione della biodiversità, sulla pianificazione forestale e prevenzione degli incendi.
Di particolare impatto il museo leonardesco, con l’opportunità di visitare e guardare da vicino un’intera area dedicata all’ingegneria in cui verranno esposte le attrezzature per il rilievo di parametri ambientali e di processo, di modelli e prototipi divulgativi nel campo delle trasformazioni dell’energia e delle energie rinnovabili, nonché verranno illustrate le principali linee di ricerca nel settore dell’agro-forestale e alimentare.
Studenti del Dottorato di ricerca internazionale in tecnologie e biotecnologie agrarie che presenteranno le loro attività di ricerca e raccontando la propria esperienza, maturata anche all’estero ed acquisita nell’ambito delle collaborazioni internazionali di ciascun gruppo di ricerca.