CALDO RECORD ESASPERA L’AGRICOLTURA COLLASSANDO GLI IMPIANTI D’IRRIGAZIONE, COLDIRETTI MOLISE CHIEDE SUMMIT

Il rovente anticiclone nord-africano che da venti giorni ricopre l’Europa candida luglio 2015 a passare alla storia come uno dei più caldi di sempre, con una forte anomalia che riguarda mezza Europa e l’Italia, compreso il nostro Molise. Ma se le persone, pur fortemente stressate dal forte caldo, hanno maggiori possibilità di adattare abitudini e comportamenti, l’agricoltura molisana viene messa a dura prova, con una sete drammatica che, solo ove ci sono infrastrutture irrigue funzionanti, può essere attenuata limitando con l’irrigazione lo stress vegetativo delle colture in atto, ma aumentando purtroppo i costi di produzione.

Come denuncia Coldiretti Molise, viene, quindi, portato al limite l’utilizzo degli impianti idrici dei Consorzi Di Bonifica, che hanno tra i propri compiti istituzioni, oltre a quello delle bonifiche dei territori e mitigazione dei rischi idrogeologici, quello vitale della gestione degli impianti e delle acque per uso irriguo, ed arrivano al pettine, quindi, i nodi e le debolezze strutturali e gestionali dell’irrigazione in Molise. Il presidente, Tommaso Giagnacovo, ed il direttore, Saverio Viola, della Coldiretti Molise, hanno chiesto un summit sulle problematiche dell’irrigazione molisane al presidente dell’Unione dei Consorzi di Bonifica Regionale, che si terrà lunedì prossimo, 20 luglio, con la presenza anche dell’Assessore alle Politiche Agricole Regionali del Molise, Vittorino Facciolla. Il V° Distretto del Consorzio Di Bonifica di Venafro, che comprende Roccapipirozzi Bassa (Sesto Campano), la frazione di Ceppagna e tutta la parte ovest del Comune di Venafro, – evidenzia Coldiretti Molise – registra i limiti di portata della condotta adduttrice della vasca di deposito, costringendo ad una contingentazione ed alternanza nell’erogazione idrica, insoddisfacente per le coltivazioni in atto e preoccupante per il raccolto degli agricoltori. Sul versante nord del Molise è saltato l’Adduttore Principale DN 1600 in località Fresagrandinaria, per la derivazione dell’acqua dalla Diga di Chiauci, ed è interrotto il flusso idrico che alimenta l’impianto irriguo in zona Montenero di Bisaccia e Mafalda. La riparazione è stata prontamente avviata e si presume sarà terminata entro lunedì prossimo, 20 luglio. Ma su tale versante, rileva Coldiretti Molise, preoccupa che la scarsità di acqua presente nella diga di Chiauci riapra la antica diatriba per la divisione dell’acqua, che secondo accordi risalenti al periodo di inizio dei lavori di costruzione dell’invaso, 1985, pur trovandosi l’invaso in territorio Molisano, ha la gestione dell’utilizzo delle acque affidato al Consorzio di Bonifica Vastese. Su tale questione è stato molto attivo il presidente del Consorzio di Bonifica di Termoli, Giorgio Manes, che, pur non potendo annullare la sudditanza molisana nella gestione abruzzese delle acque, ha recuperato a favore delle aziende agricole molisane percentuali vitali di risorse idriche e, con il Consorzio di Vasto, l’anno scorso, ha richiesto il finanziamento di due impianti per la produzione di energia idroelettrica, connessi all’impianto idrico a San Giovanni Lipioni (CH), nell’ambito del Bando emesso dal Ministero delle Politiche Agricole – Gestione ex Agensud, per abbassare i costi dell’energia di pompaggio dell’acqua per il Molise. A rendere ulteriormente caldo il clima nel territorio del Consorzio di Bonifica di Larino contribuisce, invece, l’arrivo delle cartelle di pagamento delle quote dei consorziati, che hanno subito, in alcuni casi, forti aumenti e per un approfondimento sulla questione il presidente del Consorzio, Antonio Saracino, si incontrerà con i vertici di Coldiretti Molise.

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