Di Brino (Direzione Italia): Iorio non cerca il permesso di candidarsi, ma invoca l’unità dei partiti della coalizione

Riceviamo e pubblichiamo

Mi ero ripromesso di non aprire bocca ma per rispetto alla verità delle cose, per rispetto al centrodestra e per rispetto, soprattutto, ai cittadini molisani devo mettere da parte questa mia intenzione e, seppur a malincuore, dovrò spendere qualche minuto del mio tempo per dare adito alle parole dell’uomo più inutile che si è affacciato sul panorama politico regionale.

Parole su cui, forse, è il caso di fare alcune precisazioni.

Iorio non ha mai mentito, forse lo si confonde con qualche altro politico che non dice mai come stanno realmente le cose, e benché meno mente sapendo di mentire. Parla, piuttosto, sapendo di raccontare ai molisani la verità di quanto sta accadendo e cioè che la sua candidatura alla presidenza della Regione Molise è sostenuta con forza a Roma dalla quarta gamba del centrodestra. Compreso Gaetano Quagliariello con cui ha più volte parlato e che non ha mai espresso la sua contrarietà a questa candidatura, anzi.

Per il resto, è il caso di ricordare al politico locale che non rappresenta nessuno che Michele Iorio non cerca la benedizione dei tavoli, non cerca il permesso di candidarsi ma, in quanto candidato in ogni caso, invoca l’unità dei partiti della coalizione che se non vedrà la convergenza di singoli soggetti dalla dubbia consistenza elettorale per giunta… beh, ce ne faremo una ragione.

E se è vero che in politica la coerenza ha una valenza più significativa dei riposizionamenti che si muovono tra destra sinistra e centro, sono certo che Michele Iorio, nella sua umiltà, accetti consigli e suggerimenti da chiunque. Non certo da un tale Maurizio Tiberio.

Antonio Di Brino

Coordinatore regionale – Direzione Italia

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