È diventato in pochi giorni l’evento di questo inizio anno. Dalla sua ufficializzazione avvenuta qualche giorno fa, il concerto che il pianista Stefano Bollani terra a Campobasso il prossimo 28 gennaio al Teatro Savoia è entrato di gran carriera nel dibattito reale e multimediale. Un appuntamento organizzato dall’Unione Lettori Italiani, in collaborazione con la Fondazione Molise Cultura, che già vanta il tutto esaurito e che ha visto una lunghissima fila che si è creata al botteghino del Teatro, sin dalle prime ore del mattino. Un evento che ha scatenato dibattiti sul web vedendo contrapposti favorevoli e contrari alla “cosa”, considerato il cachet dell’artista e che, a detta di molti, sarebbe stato sufficiente per fare una programmazione di più appuntamenti.
Comunque, premesse le solite note fatte di legittime considerazioni personali le quali tengono vivo il confronto multimediale, si tratta di un’iniziativa importante, di caratura nazionale e che pone anche Campobasso tra i comuni che di tanto in tanto di affacciano sulla scena degli Eventi con la E maiuscola.
Un altro dato comunque è interessante. A leggere i commenti sui social network, le considerazioni ed anche i giudizi, Campobasso ed il Molise sono le città con la maggior concentrazioni di esperti di musica classica e musica jazz d’Italia. Venendo alla conferenza stampa svoltasi stamane presso la ex-Gil, erano presenti i rappresentanti dell’ULI, guidati dal Direttore artistico Brunella Santoli, il Presidente della Giunta Regionale, Paolo Frattura, il direttore della Fondazione, Sandro Arco ed il consigliere delegato alle attività culturali, Nico Ioffredi. Ad aprire i lavori il Direttore Artistico ULI, “Su Bollani non serve dire molto, considerato il blasone di cui gode. Il miglior pianista sulla scena nazionale, un talento noto in tutto il mondo, talmente versatile nel rendere semplice tutti gli ambiti artistici in cui si cimenta ed oltre alla musica abbiamo scoperto la sua passione anche per le arti figurative e la letteratura attiva.
Sinceramente l’organizzazione di questo concerto è stata molto complessa ed in alcuni momenti la vedevamo quasi impraticabile, ma grazie alla forza di volontà profusa da tutti, abbiamo raggiunto questo obiettivo. La Fondazione Molise Cultura, per conto della Regione, ha condiviso in pieno questa scelta, lavorando fianco a fianco con noi a questo progetto, rendendo il tutto più snello, più facile e lineare. Naturalmente il Presidente Frattura ha il merito di aver sostenuto al massimo questa nostra decisione, impegnandosi all’apice delle sue possibilità.
Altra puntualizzazione necessaria è che ciò che stiamo presentando è stato possibile anche grazie a molti sponsor che, a causa di ritardi nella stampa dei materiali, non vedono neppure il loro spazio pubblicitario. A loro un nostro grande ringraziamento per averci sostenuto.
Nico Ioffredi ha aggiunto che “Questo spettacolo rappresenta l’innalzamento del livello culturale che vogliamo dare al nostro territorio. Dopo la mostra di Marotta, il concerto di Silvestri, oggi presentiamo Bollani. Abbiamo tanti eventi in calendario legati al mondo della scultura della musica e dell’archeologia, ma sempre tenendo d’occhio le spese che comunque devono restare contenute considerate le note dolenti legate all’economia attuale”.
Il Presidente Frattura, visibilmente soddisfatto ha sottolineato che “In questo evento vedo innanzitutto un saluto di rilancio ed un nuovo buon giorno ad un grande Teatro come il Savoia.
L’idea di recuperare per Campobasso il teatro dopo le famose vicissitudini che lo hanno interessato, ripartendo con questo entusiasmo legato all’evento, penso sia il miglior modo per augurare a tutti noi una sua ripresa caratterizzata dai fatti e non dai proclami. Bollani arriverà da Palermo prima di andare in Germania, unica tappa dell’Italia centrale. Comunque, già il fatto di leggere sul suo sito personale la data molisana ha creato una tale effervescenza che già vale gli sforzi compiuti.
Bisogna poi rimarcare il sostegno della Provincia che ci ha messo a disposizione la struttura, auspicando che entro il mese prossimo concluderemo tutte le procedure per ridefinire le competenze nella gestione del Savoia attraverso la nostra Fondazione.
E proprio questa Fondazione d’ora innanzi dovrà recuperare sul tempo perso in passato ed essere il contenitore di grandi eventi.
Altro dato da evidenziare è il sostegno privato che ha permesso di calmierare i prezzi dei biglietti, facendo sì che un evento di questo tipo, avesse un prezzo che partisse dai 20 euro.”
Il Direttore della Fondazione Sandro Arco ha affermato che “Il patrocinio a questo evento rappresenta anche l’esordio del nuovo Consiglio di Amministrazione della Molise Cultura che si presenta all’esterno con un risultato così importante.
La Fondazione, in questa circostanza, si è messa a completa disposizione di un gruppo nutrito, come l’ULI, sia dal punto di vista tecnico ed amministrativo, che nei rapporti con gli altri Enti interessati.
Dobbiamo rilanciare anche quanto di buono abbiamo sul territori e questa sintesi tra Enti, Associazioni e privati è la strada giusta che continueremo a seguire.”
Sul costo dell’evento non ci si è sbilanciati, ma da quanto si è appreso a margine della conferenza le somme investite non sono quelle che circolavano da giorni e che vedevano un investimento pubblico di diverse decine di migliaia di euro.
La vendita dei biglietti, che in mattinata si è conclusa a tempo di record, genererà qualcosa come 13-14 mila euro.
Assieme agli sponsor, che sembra abbiamo destinato complessivamente altri 7-8 mila euro, si arriva a circa 20.000.
Per quanto riguarda le spese legate al noleggio del pianoforte richiesto da Bollani sono state quasi azzerate grazie alla partecipazione dell’Associazione Amici della Musica che ha fornito lo strumento.
Quindi, sempre a rigor di logica e non sulla certezza dei numeri non rivelati, l’investimento pubblico non arriverebbe neanche a 10.000 euro che per un simile evento, onestamente, non è impresentabile come cifra, a prescindere da gusti e visioni di sorta.
Comunque, la cosa rilevante è che questo concerto giunge nel momento in cui il Savoia stava chiudendo ed il suo personale era con la lettera di licenziamento tra le mani.
Speriamo porti bene a tutti.