“Finalmente arriva la firma del patto per il Sud anche per la Regione Molise. Può essere un’opportunità, purché…” Mette così le mani avanti Tecla Boccardo, leader della UIL molisana, che esplicita così: “Purché si tratti di risorse aggiuntive che consentano il rilancio economico e occupazionale di questa regione e non della riallocazione di possibilità di spesa già presenti nei programmi europei o nazionali. Purché gli asset si concentrino sulle vocazioni del nostro territorio: agricoltura di qualità, turismo, cultura, e ci aiutino a superare problemi atavici: trasporti e viabilità, rischio idrogeologico, recupero dei centri storici.
Purché la Regione si attrezzi per spendere e investire bene, coinvolgendo nelle scelte di dettaglio, nella programmazione e nella messa in campo delle iniziative le parti sociali. Renzi si faccia almeno raccontare i tanti problemi in cui il Molise si dibatte: dagli ammortizzatori sociali finiti all’incertezza sul futuro delle partecipate, dalle aziende chiuse al dramma della sanità che non si ha proprio idea di come rimodulare. Il lavoro che non c’è.” Boccardo chiosa: “Mi auguro che Renzi incontri amministratori dalla schiena dritta e orgogliosi del loro essere molisani, e non politici genuflessi al suo cospetto.”
