Boccardo (UIL): lavoro, qualcosa si muove ma non basta perchè si parli di vera ripresa

“Arrivano – dall’Istat, Ministero del lavoro, Inps e Inail – i dati sul lavoro riferiti al III trimestre di quest´anno e tutti si sperticano in commenti positivi, magari anche entusiastici, tanto più utili da noi a distanza di pochi mesi dalle elezioni regionali. Certo, qualcosa si muove, anche in Molise. Ma i dati confermano che,  pur in presenza di una costante e lieve crescita dell’occupazione, gran parte di essa è dovuta a contratti temporanei.”

Tecla Boccardo, leader della UIL molisana, osserva: “ Nel grande mondo del lavoro a termine vi sono aspetti virtuosi e fisiologici,  come nei casi di stagionalità o sostituzione, ma anche come risposta (contrattualizzata) a forme di flessibilità meno tutelanti per le lavoratrici e lavoratori (è il caso dei vecchi voucher o di collaborazioni fittizie).. Anche da noi si trova qualche opportunità di occupazione, ma di lavoro stabile, a tempo indeterminato, magari anche ben protetto e remunerato il giusto non se ne parla.”

“Sempre più rapporti di lavoro – secondo la UIL – sono caratterizzati da un improprio utilizzo del contratto a tempo determinato per attività che hanno una fondata ragione di continuità nel tempo. È giusto, quindi, intervenire su tale tipologia contrattuale operando soprattutto sui costi per rendere conveniente il contratto stabile.”

“La piccola ripresa dell’occupazione giovanile, segnalata dai dati nazionali distribuiti oggi, deriva probabilmente dalle varie misure ad hoc pensate per tale fascia di età (Garanzia Giovani, apprendistato, decontribuzione). Tutte misure assai utilizzate in Molise, anche se poche sono state le stabilizzazioni una volta terminate le agevolazioni per i datori di lavoro. Ciò non di meno: è giusto continuare a sostenere interventi che stimolino le imprese ad assumere soprattutto i giovani, calibrandoli però verso il lavoro stabile.”

Ma non basta, secondo Boccardo: “Tutti gli interventi per favorire l’occupazione vanno accompagnati da politiche strutturali di sostegno alla crescita economica investendo in opere pubbliche, politiche per la formazione, e un fisco meno aggressivo.”

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