Nella “Manovrina” la Camera dei Deputati ha introdotto un’ulteriore intervento dedicato alle Aree di crisi complessa che permette di utilizzare le risorse stanziate e non spese per il 2016, per prolungare i periodi di mobilità, sia ordinaria che in deroga, in atto nelle stesa Aree. Questa è una buona notizia per il Molise.” L’annuncio lo dà Tecla Boccardo, Segretaria generale della nostra UIL.
L’emendamento, approvato alla Camera, introduce l’articolo 53-ter, con il quale si prevede la facoltà di indirizzare le risorse non spese (sulla base della ripartizione regionale già definita) destinate alla cassa integrazione guadagni straordinaria per le imprese situate nelle aree industriali di crisi complessa,alla prosecuzione (senza soluzione di continuità ed a prescindere dall’applicazione di specifici criteri di concessione degli ammortizzatori) del trattamento di mobilità in deroga, fino a un periodo massimo di 12 mesi,a favore dei lavoratori che operino in tali aree e che, al 1° gennaio 2017, risultassero beneficiari di trattamenti di mobilità ordinaria o in deroga.
Bisogna ricordare che un decreto ministeriale del 2014 ha disciplinato i criteri per la concessione degli ammortizzatori in deroga alla normativa vigente e che successivamente, sulla scorta dell’ultimo riparto delle risorse destinate agli ammortizzatori in deroga, è stata data la possibilità alle Regioni di autorizzare, entro il 31/12/2016, trattamenti di Cig in deroga in continuità con interventi ordinari in scadenza nell’anno 2017. Alla stessa maniera è stata data facoltà alle Regioni di autorizzare trattamenti di mobilità in deroga in continuità con trattamenti ordinari di mobilità sempre in scadenza nell’anno 2017.
“L’emendamento votato alla Camera e che speriamo diventi presto una definitiva norma di legge, prescinde dalla disciplina degli ammortizzatori in deroga e prevede che con le risorse destinate alle singole aree di crisi complessa e non spese nel 2016, si possano prolungare i periodi di mobilità sia in deroga che ordinaria. In Molise con gli assegnati 6.589.440 euro sono stati sottoscritti impegni per € 5.371.027 (l’81,51 %). Restano pertanto a disposizione, alla fine dell’anno passato, più di un milione e duecento mila euro (esattamente € 1.218.412,80).” Questa la precisazione della UIL Molise, che incalza: “È necessaria, però una mobilitazione generale, a Roma e in Molise. Allo stato attuale il Decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 è in discussione al Senato per la definitiva approvazione e la successiva entrata in vigore. Vogliamo qui l’impegno dei nostri Senatori perché il tutto prosegua senza intoppi. Nel frattempo è necessario che si avvii subito un tavolo fra la Regione e i Sindacati per la disciplina degli interventi e per la definizione delle misure di politica attiva. Infatti, per utilizzare i fondi residui c’è la condizione che ai lavoratori siano contestualmente somministrate misure di politica attiva individuate in un apposito piano regionale da comunicare all’ANPAL e al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.”
“Questo risultato è stato raggiunto anche grazie all’impegno di CGIL, CISL e UIL locali e nazionali. Sarebbe però davvero scandaloso – questo il richiamo della Boccardo – che, dopo avere avuto in Parlamento la flessibilità che ci è necessaria per accompagnare i lavoratori dagli ammortizzatori che scadono verso la ripresa economica e occupazionale di quel territorio, qui si perdesse tempo, non si cogliesse questa opportunità, si lasciassero centinaia di lavoratori privi di protezione.”