“Dall’Istat buone notizie: a giugno l’indice della produzione industriale registra un incremento dell’1,1% rispetto a maggio, il che vuol dire un aumento, in termini tendenziali, del 5,3% rispetto ad un anno fa. È proprio questo il momento di non abbassare la guardia ma, anzi, di rischiare un po’ di più.” Questo il commento a caldo della leader della UIL molisana al rapporto diffuso oggi dall’Istituto di statistica.
“Si consolida la crescita economica nell’area euro, si registrano anche in Italia variazioni congiunturali positive nei raggruppamenti industriali dell’energia, dei beni intermedi e dei beni di consumo, cresce la produzione di beni farmaceutici, si fabbricano più mezzi di trasporto, vanno meglio i prodotti petroliferi raffinati e la fornitura di energia. Si tratta di settori produttivi attivi anche in Molise. Non abbiamo dall’Istat dati riferiti ai diversi contesti territoriali, ma la sensazione è che anche da noi qualcosa, sul piano del consolidamento e della crescita dell’economia, si sta muovendo.“
Da qui la sollecitazione della UIL: “C’è la necessità di mettere in campo una manovra economica coraggiosa ed espansiva. Occorre affrontare, con energia, il tema dei redditi con una riduzione strutturale del peso fiscale sulle busta paga e sulle pensioni: se il danaro non gira, se le famiglie vivono in ristrettezze economiche consumano di meno e, se qualcosa riescono ad avanzare alla fine del mese, lo mettono da parte, non investono, non comprano. Va assicurato un sostegno alle imprese (a quelle manifatturiere in particolare) indirizzato all’occupazione (soprattutto delle ragazze e dei ragazzi) anche con un selettivo sistema di incentivi che «stimolino» quantità e, soprattutto, qualità di lavoro stabile. E, siccome il lavoro non si crea per decreto, occorrono sì misure di sostegno, ma soprattutto investimenti pubblici e privati.”
“Il mondo del lavoro questo si aspetta dalla prossima Legge di bilancio di cui si comincerà a discutere da settembre. I molisani chiedono con forza che anche la politica e gli amministratori locali investano sulla crescita economica, occupazionale e sociale: bene i primi bandi, bene le promesse e gli impegni di spesa, bene anche le risorse che arrivano per i trasporti o i pagamenti finalmente fatti alle imprese edili; investimenti, per l’appunto, e non solo tagli ai bilanci ed alle prestazioni come per troppo tempo si è fatto. Ma accelerare, spingere, fare ancora di più, in un progetto di crescita economica condiviso, raccordato, coraggioso. Se l’Europa sta crescendo, se in Italia alcuni dati positivi ci sono, sarebbe colpevole non fare tutto il possibile per agganciare a questo treno anche il convoglio del Molise.”