“Per le politiche di coesione, “rispetto al ciclo precedente del bilancio Ue, l’Italia registra il declassamento di 4 Regioni: 2 passano dallo stato di Regioni ‘in transizione’ a ‘meno sviluppate’, che sono quelle al gradino più basso, e sono il Molise e la Sardegna.”
Questa la dichiarazione resa da Paolo Sestito, responsabile del Servizio struttura economica della Banca d’Italia, nel corso di un’audizione alla Camera davanti alle commissioni Bilancio e Politiche Ue nell’ambito dell’esame del pacchetto di Atti dell’Unione europea riguardanti il Quadro finanziario pluriennale 2021-2027″. Così la Segretaria generale della UIL Molise Tecla Boccardo, che ha proseguito, “Purtroppo andiamo ad occupare il gradino più basso d’Italia, rispetto la nostra dimensione economica, produttiva, della capacità di spesa.
E questa caduta in basso avviene proprio in un momento già delicato rispetto alle tante questioni che stiamo vivendo in queste ore, riguardo alle grandi vertenze, alla sanità, alle politiche attive e passive che al loro interno racchiudono, le problematiche di giovani, precari, disoccupati.”
“E stavolta, non lo dice il sindacato, ma gli Organismi di controllo: siamo fermi e lo siamo da troppo tempo, nonostante alcuni strumenti che potevano segnare la differenza, qualora ben utilizzati e messi a sistema.
Questa bocciatura, manco a farlo apposta, arriva mentre sono in corso le audizioni presso la 1 Commissione sul Documento di Economia e Finanza regionale, a cui abbiamo partecipato, con le nostre osservazioni”.
Innanzitutto, nasce spontanea una domanda: con l’aumento delle competenze delegate e a seguito della nuova “autonomia differenziata”, sarà in grado questa Regione di affrontare adeguatamente gli impegni futuri? E a tal proposito condividiamo le preoccupazioni manifestate dal Presidente della Giunta Regionale.
A nostro avviso, comunque, il Bilancio di previsione 2019-2021, presenta alcune luci, ma anche tante ombre e non rappresenta un documento di svolta per lo sviluppo e la coesione del territorio.”
“Manca un’anima, spiega Boccardo, in questo Documento fondamentale per la programmazione. Questo deve essere il momento delle scelte strategiche, coraggiose. Certo siamo consapevoli che i numerosi problemi di natura finanziaria della Regione non si risolvono dalla sera alla mattina.
Ma proprio per questo siamo dell’avviso che si debba cambiare verso alle politiche finora messe in campo, con un piano di sviluppo di valenza triennale che affronti i temi dello sviluppo, della crescita, dell’occupazione e del benessere e giustizia sociale.
Invece, nella manovra varata dalla Giunta non intravediamo quei provvedimenti volti alla diminuzione del carico fiscale regionale, che abbiamo più volte chiesto.
“Come UIL, già da qualche anno abbiamo presentato un documento per lo sviluppo del Molise con alcune proposte per un fisco regionale più equo che superasse le attuali diseguaglianze ed iniquità, soprattutto per i redditi medio bassi e che renda attrattivo il nostro territorio alle imprese.
Sulla questione degli investimenti e lo sviluppo, invece, essi sono demandati essenzialmente alla spesa dei fondi strutturali europei e misti, uniche risorse fresche a disposizione, anche perché quelle “a libera destinazione” rappresentano circa il 7% del totale del nostro bilancio regionale.
Dunque, nonostante urga accelerare la spesa dei fondi comunitari e quella prevista per gli interventi previsti dal fondo sviluppo e coesione, riscontriamo che la spesa dei Fondi Comunitari procede con un passo “molto lento”, tranne che su un paio di settori.
Quindi la parola d’ordine che lanciamo è accelerazione della spesa”.
“Rispetto alle singole voci della previsione, invece, alcune cifre balzano agli occhi: continua il crollo degli investimenti pubblici e per attrarre quelli privati, la forte diminuzione degli interventi a favore dell’istruzione e diritto allo studio, così come è preoccupante la diminuzione della spesa sociale.
Altrettanto preoccupante è il taglio degli stanziamenti per le politiche attive del lavoro e della formazione, nonché quello alla missione di spesa riferita all’asseto del territorio e dell’edilizia abitativa.
Così come, appare eccessivo un incremento del 40% dei titoli di viaggio sugli autobus regionali a carico degli utenti. Un aumento esagerato, inaccettabile.
Allo stesso modo, apprezziamo i maggiori stanziamenti riferiti al soccorso civile, quelli per la tutela e valorizzazione dei beni culturali e le iniziative di promozione, e altri destinati a misure per lo sviluppo economico e competitività”.
“Al netto di queste poche azioni, a nostro avviso, conclude Boccardo, siamo dinanzi a una manovra di Bilancio che rischia di non cogliere i problemi del Molise e dei Molisani e che vorremmo più aderente ai bisogni dei cittadini, auspicando che nel corso delle discussioni veda modifiche sostanziali sui temi dello sviluppo, della crescita e della coesione anche se, come dicevamo, la Regione ormai gestisce autonomamente poco quanto nulla”.