La Borsa Internazionale del Turismo di Milano chiude i battenti dopo tre giorni intensi in cui lo stand dell’Aast e del Molise è stato sempre al centro dell’attenzione. Una ribalta importante dopo un duro lavoro svolto all’insegna della promozione del territorio. Con uno stand green ed ecosostenibile che ha quasi costretto chiunque a fermarsi per un selfie, una ripresa ma anche per provare l’emozione di riposarsi seduti in un prato verde dove le sensazioni e gli odori della nostra terra sono stati percettibili a tutti gli effetti. Un lavoro certosino curato nei minimi dettagli proprio per cercare di sfruttare al massimo questa ennesima vetrina nazionale che già negli ultimi due anni aveva avuto riscontri importanti. “Missione compiuta”, ha detto il commissario dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Termoli Remo Di Giandomenico. I buyers molisani sono stati impegnati fino alla fine, sfruttando fino in fondo tutti gli appuntamenti in agenda, circa 180. Non solo, a chi si erà già prenotato, si sono aggiunti molti altri richiamati dallo stand accogliente e anche sui generis e dal concetto che si è voluto rappresentare. Per l’Aast è già tempo di bilanci, per gli operatori anche. In tanti hanno creduto in questa nuova sfida volta alla promozione del territorio riuscendo ad avvicinare molti operatori giunti a Milano dall’Europa e dagli altri continenti. Un consuntivo entusiasmante al quale si dovranno adesso accostare i numeri che saranno forniti nei prossimi giorni dall’Aast. A tutti i giornalisti intervenuti nello stand dell’Aast in occasione dell’evento di ieri, l’Aast ha regalato la triglia termolese realizzata con ceramica e base in legno dall’architetto Giulio Corradi in arte “Mastromare” , e una matita sprout contenente un seme che, una volta piantato, permette la crescita di una piantina. La conferenza è stata introdotta dal racconto del narratore Aldo Gioia, con i testi di Emanuela De Notaris. Un valore aggiunto che ha reso ancor più magica l’atmosfera di questi giorni. Il tutto per richiamare il concetto del messaggio che ha accompagnato il Molise green in Bit.
“Con una battuta potremmo dire missione compiuta – ha voluto ribadire Remo Di Giandomenico – . Ma è solo un ulteriore passetto in avanti per porre all’attenzione di tutti le peculiarietà del nostro territorio. In più, spingere gli operatori a venire qui a vendere e a contattare tutti i buyers che sono arrivati nel nostro stand. Non dico niente di nuovo, in questi tre giorni tutti hanno visto servizi sul Tg1, sui canali Mediaset, Radiomontecarlo e tante altre televisioni, radio, siti web e riviste di categoria che ci hanno chiesto di poter sentire la voce del Molise. Arrivano troupe televisive di cui non conosciamo neanche il nome, ma che ci dicono che siamo lo stand più attrattivo. Abbiamo fatto una cosa molto semplice, le quattro figure femminili che potreggono la natura e proteggono il Molise, la natura che deve essere valorizzata. Il Molise ha tutto questo ed è legato all’alternanza delle stagioni. I ragazzi che sono venuti in Bit stanno crescendo, hanno avuto contatti con una percentuale notevole di operatori giunti da fuori Italia. Se continuano così possono concretamente dare una svolta alle iniziative economiche della nostra realtà”. Se a tutto questo aggiungiamo i prodotti dell’agroalimentare portati a Milano, il risultato è amplificato nel suo significato. Ventricina di Montenero di Bisaccia, caciocavallo di Agnone e Tintilia della cantina Salvatore di Ururi. Un tris d’assi ricosciuto da tutti coloro che hanno potuto assaggiarli.
Infine la parola passa ai buyers che hanno accettato la sfida proposta dall’Aast. Attraverso alcune delle loro voci è facile percepire entusiasmo e voglia di continuare a proporre le proprie aziende ed il territorio molisano. Antonio Cardillo, residence village Diomedea di Campomarino: “Devo dire che è andata molto bene quest’anno. Abbiamo trovato molte sinergie con tour operator stranieri in quanto lo scorso anno non lo abbiamo fatto. Abbiamo quasi raddoppiato, è andata molto bene anche grazie all’Aast di Termoli che ci ha messo tutti insieme per portare avanti questo progetto”. Antonella Iammarino per “I viaggi dell’origano” : “E’ andata molto bene, in maniera superiore alle attese perché ti affacci da nofita a queste iniziative. Chi invece ha fatto il nostro progetto ha esperienza, ma anche loro sono rimasti soddisfatti. Riconosco alla struttura generale che ha organizzato lo stand di aver colpito nel segno. Forse si cerca di tornare alla semplicità, e credo che il Molise più di tutte le altre regioni è riuscita a trasmettere questo concetto, con tutti i pro e tutti i contro”. Francesco Tomasso, responsabile del sistema turistico di venafro.it: “Quest’anno la Bit è stata estremamente efficace e vantaggiosa per noi operatori molisani. Ci sono stati molti incontri. Il Molise ha colpito per fascino e ha incuriosito per la vastità delle offerte variegate che sono state proposte da chi in fin dei conti ha fatto un gioco di squadra. La speranza è adesso di avere nei prossimi mesi in Molise i rappresentanti di tour operator nazionali ed internazionali. Addirittura dal Sudafrica e che giungeranno nella nostra terra al fine di toccare con mano ciò che abbiamo proposto e ciò che loro proporranno ai loro clienti. Quindi è un ulteriore passo avanti verso una proiezione del Molise in un contesto nazionale ed internazionale. Grazie al Molise per la presenza alla Bit”. Marina Zeoli di Essentia Dimora Rurale: “Quest’anno la Bit è stata abbastanza interessante così come lo scorso anno.
Quest’anno è andata anche meglio in quanto i contatti sono stati migliori e di più. Lo stand ha suscitato interesse e questo ci ha aiutato a coinvolgere i nostri contatti. Il Molise deve presentarsi con un messaggio semplice ma chiaro, ha richiamato lo spirito che ci caratterizza”. Gilda Falcone, associazione Pietrangolare: “Riportiamo le esperienze di queste giornate, sono state tre giornate ricche e intense. Un grande momento per noi per lanciare il nostro progetto Explace tour esperenziali in Molise ma soprattutto per fare rete con il nostro territorio e per ripensare le nostre realtà in un’ottica generale e che poi rispecchia il nostro stand. Semplice, naturale ma ricco di contenuti. Questi concetti siamo riusciti a veicolarli a buyer e seller che ci sono venuti a trovare molto incuriositi proprio dallo stand e dalle nostre proposte”.