Autorizzazione concesse alla costruzione di ben tre inceneritori centrali a biomassa nell’area del Matese, lavori iniziati in una di queste, proteste dei cittadini, invio di forze di Polizia antisommossa, tutto questo sta succedendo a Campochiaro, si poteva evitare? Certo, ma non lo si è voluto fare. Michele Durante, leader del Movimento Lab, consigliere Provinciale con la presenza di Domenico Villani e Caterina Pinto, ha incontrato la stampa per ribadire la contrarietà al progetto biomasse, e non solo. ” In queste ore l’attenzione è focalizzata sulle centrali a biomassa nell’area del Matese, ma fanno parte di un complesso di iniziative inquinanti, molto pericolose sia per la tenuta ambientale del territorio che per l’incidenza sulla salute pubblica. Il Movimento Lab, nella figura del consigliere provinciale e di tutti i suoi componenti mantiene la posizione di ferma contrarietà rispetto a tutto ciò che sia impresa privata o attività pubblica che possa compromettere la tenuta ambientale del territorio e la salute pubblica .
Lo diciamo con fermezza anche perchè dal 2011, anno di costituzione del Consiglio provinciale, Michele Durante ha manifestato continuamente quale era il rischio che stavamo correndo, il processo che ci porta oggi a ciò che stiamo assistendo è un processo lungo, generatosi nel tempo che affonda le radici in una programmazione di 10 anni e che purtroppo oggi inizia a adare i risultati, in una inversione di ruoli tra autorizzatori e autorizzati, legislatori e manifestanti. Ben vengano la manifestazioni di piazza, la gente del Molise deve necessariamente svegliarsi e lo sta facendo. Condividiamo a piano il tema pur non essendo lì a manifestare, volendo restare fuori dalla strumentalizzazione della protesta, continuiamoa adire no agli inceneritori a biomasse ovunque esse siano. La questione ambientale per il Molise è una questione di futuro, l’unica possibile per lo sviluppo socio economico della Regione. E’ inutile parlare di autonomia regionale e fare le barricate sulla Corte d’Appello quando abbiamo svenduto il territorio alle lobby energetiche e questi sono i primi esiti, ne verranno altri, ci sono altre autorizzazioni in corso di insediamenti altamente inquinanti”.
Consigliere cosa dice sulla apertura frettolosa di questo cantiere? ” Da un lato sembra che sia stato aperto appunto frettolosamente per giustificare che qualcosa si sta facendo, d’altro lato l’azienda ha ricevuto le autorizzazioni, perchè non dovrebbe procedere con i lavori? Le centrali sono tre in quella zona e non due. Se si dovesse realizzare quella con potenza massima di 33 mega di inceneritore, ad alimentazione a pollina, diremo addio al Matese! Ma è autorizzata, se l’imprenditore inizierà i lavori di cantiere è legittimato a farlo “.
Secondo lei chi può fermare i cantieri? ” Ribadiamo il nostro appello al soggetto che secondo noi è l’unico ad avere la qualità per potere agire con una iniziativa monocratica per la sospensione del cantiere, il Presidente Frattura. Come governatore deve agire quando il popolo chiede a gran voce, e numericamente rilevante, alla sospensione di quel cantiere in attesa di avere le verifiche del caso, quelle giurisdizionali che sono in corso, quelle per il recupero eventualmente del’annullamento delle sospensioni, burocratici che sono giacenti in Regione e mentre c’è questo interlocutorio interistituzionale si sospendano i lavori”.
Il blitz di forze dell’ordine come lo giustifica?” Al di là dell’accordo che era stato stipulato anche in presenza del Prefetto tra amministratori e impresa, l’arrivo in massa di forze di Polizia con uno schieramento di un reparto Celere, forze antisommossa che non si convocano per nulla, mentre sono in arrivo gli schieramenti ambientalisti e studentesche, fa capire quanto la situazione possa essere grave. Non vogliamo creare allarmismi ma è il momento di prendere una decisione”.
Nel caso in cui, per esempio, si “fermino”i lavori con una Conferenza di Servizici sarebbero comunque delle conseguenze. Una volta ricevuta un’autorizzazione definitiva a procedimento unico che prevede un’azione preliminare, che giustifichi poi le emanazioni delle autorizzazioni definitive, l’impresa ha il titolo a costruire. La Regione ha autorizzato e l’azienda ha messo in campo un investimento, sia anche solo ideale, ma l’investimento è stato messo in campo. In campo civilistico c’è un danno emergente di lucro cessante, nel momento in cui si va a quantificare l’eventuale danno dalla magistratura. Una matassa difficile e delicata da sbogliare, ma che dovrà necessariamente trovare un capo. (MDL)