L’ACEM interviene sulla questione biomasse che tiene banco in queste settimane in regione, con ritardo rispetto agli accadimenti dettato dall’esigenza di chiarire che la presa di posizione non è di mero sostegno e tutela dell’azienda edile associata appaltatrice dei lavori di realizzazione della centrale, alla quale comunque esprime la più profonda solidarietà e vicinanza, ma di riflessione sul futuro della Regione e su come coniugare lo sviluppo con la tutela dell’ambiente. La posizione dell’ACEM intende quindi andare oltre la difesa d’ufficio della Ditta esecutrice dei lavori, per affermare con convinzione che non si può bloccare il futuro della Regione e privarsi delle opportunità che un investimento può sortire grazie anche alla concatenazione dei fattori del circuito economico.
Non si può dire “No” a priori ad ogni ipotesi di investimento privandosi ex ante delle opportunità che il futuro può offrire. E’ giunto il momento ed è questo che sia delineata una volta per sempre la visione strategica a cui improntare il futuro della Regione, smettendola di tirare a campare e di assumere prese di posizione che poi alla prima barricata sistematicamente formano oggetto di successivi ripensamenti e stabilire un disegno programmatico sull’economia e sullo sviluppo del territorio da rispettare senza tirarsi indietro in corso d’opera.
L’ACEM pur prendendo atto con rispetto delle posizioni di una parte della popolazione interessata, ritiene che le attenzioni e l’impegno di quest’ultima debbano piuttosto indirizzarsi sull’operato degli organi preposti ai controlli sulle aziende già operanti a potenziale rischio di inquinamento per l’ambiente, in quanto è un diritto di tutti, aziende e cittadini, essere tutelati dalle istituzioni preposte.
Biomasse. Acem: non si può dire di no a tutto e stoppare il futuro
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