Scatta la diffida ad opera di Nicola D’Ascanio e di Valentina Bozzelli, indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale e, per conoscenza, al Sindaco e al Segretario, per la mancata convocazione del Consiglio Comunale entro i 20 giorni previsti dal combinato disposto degli artt. 29 e 37 del vigente Regolamento Consiliare nonché dalle disposizioni ministeriali in materia.L’assise cittadina si sarebbe dovuta già riunire entro il 27 Settembre per esaminare 3 Mozioni presentate dai predetti consiglieri di opposizione su argomenti spinosi per l’amministrazione comunale che stanno procurando non poche preoccupazioni alla cittadinanza e che sono state sottoposte anche al vaglio dell’autorità giudiziaria.Ma questa convocazione non c’è mai stata e ogni legittima sollecitazione degli interessati, verso gli Uffici competenti, è rimasta, come in altre circostanze, inascoltata dalla sordità (supponenza o altre motivazioni?) degli amministratori responsabili.
Si tratta di questioni relative:
– alla Centrale delle biomasse che nonostante non sia munita di autorizzazione amministrativa continua ingiustificatamente a funzionare;
– al rinvenimento di una discarica abusiva in prossimità della zona residenziale al cui abbandono dei rifiuti, documentazione fotografica alla mano, sono stati coinvolti i servizi comunali;
– alle azioni urgenti e necessarie per affrontare il problema della sicurezza delle scuole e della riduzione del rischio sismico.
La lettera di diffida è stata rivolta al Presidente del Consiglio Comunale (MURAZZO), al Segretario Comunale e, per conoscenza, al Sindaco (TRAVAGLINI).
Il Prefetto della Provincia di Campobasso è stato interessato nella sua funzione di Organo di Governo per l’attivazione, eventuale, dei poteri sostitutivi in caso di ulteriore inosservanza degli obblighi di convocazione.
Una forte e amara dichiarazione i consiglieri di minoranza hanno ritenuto, comunque, di consegnarla agli organi di informazione;
– “Crea disapprovazione e stupore come la nostra realtà, sempre più colpita negli ultimi tempi da fatti di cronaca nera (risse, furti e persino omicidi), da Comune portabandiera della legalità, nel passato, sia ridotto ad essere diffidato, oggi, per il mancato funzionamento del suo fondamentale strumento della democrazia quale è, appunto, il Consiglio Comunale. Sono questi i tempi in cui, evidentemente, la nostra realtà rinnega il suo passato. Increduli di scendere così in basso. Eppure è così”.