Antonio Battista e Lorenzo Coia, rispettivamente presidenti di quel che resta della provincia di Campobasso e della provincia di Isernia, dichiarano guerra (!!!!!!!!) a Roma e decidono di andare nella capitale e sbattere i pugni sui tavoli che contano, per ottenere attenzione e risorse, perché così gli enti da loro amministrati non possono andare avanti! Che facce di bronzo! Stiamo parlando degli stessi soggetti che, in quanto amici di cordata e di bottega di Frattura e Renzi, hanno permesso, senza colpo ferire, di annullare le province e lasciarne solo le ceneri?! E già, sembrerebbe proprio di si! Sostenitori e paladini dei loro mentori, regionali e nazionali, di quel “SI” scellerato che voleva cambiare la sacra costituzione italiana e che sono stati clamorosamente zittiti dagli elettori, approfittatori di losche trame presidenziali (Napolitano) e di altrettanti loschi e luridi accordi trasversali tali da permettere governi e presidenti di consiglio mai indicati nei fatti dal popolo, usurpando democrazia e rappresentanza e “regalando” decreti affamatori come lo “Sbolcca Italia” e l’eliminazioni delle province, giusto per fare qualche esempio! Ma l’ultimo ci calza a pennello! E loro che fanno?! Approfittando del fatto che in questo caos tutti possono parlare, tanto nessuno ci capisce, approfittando del fatto che Renzi ha perso e che al momento non è più in carica, vanno a Roma a sbattere i pugni sui tavoli per passare come i paladini degli enti da loro amministrati dopo esserne stati gli “assassini”! Ma veramente ci vuole la faccia!
In certi momenti, sarebbero opportune le dovute e attese dimissioni dopo tale politica fallimentare, quantomeno, in assenza di gesti nobili non inseriti nei loro codici d’onore, riflettere con umiltà, senso di vergogna e religioso silenzio!
Emilio Izzo