Abbiamo un urgente bisogno di tornare a discutere del lavoro e di tutte le sue implicazioni, dall’estrema precarietà alle innumerevoli forme di “contrattini” che condizionano le nostre vite quotidiane, soffocate da un comune denominatore, i bassi salari, ovvero la forma di sfruttamento più subdola che, dentro una crisi diffusa, ci costringe ad accettare condizioni di lavoro ai limiti della sopravvivenza. Proprio per questo abbiamo voluto invitare nuovamente a Termoli la Dr.ssa Marta Fana che ci illustrerà il suo ultimo lavoro” Basta salari da fame”, edito da Laterza nella collana Tempi Nuovi.
Ascolteremo dalle parole dell’autrice la storia e il dramma quotidiano di un paese che fa dello sfruttamento salariale una condizione strutturale, che genera ineguaglianza e marginalità, fomenta odio e rancore sociale. Una narrazione reale e impietosa, assolutamente stridente con la propaganda che ci viene quotidianamente propinata da buona parte della politica nazionale. “Oggi in Italia si guadagna meno di trenta anni fa, a parità di professione, di livello di istruzione, di carriera. Vale per tutti, tranne per quella minoranza che sta in alto. Questo dovrebbe essere il problema. Ci è stato detto che bisognava rendere il mercato del lavoro più flessibile e abbassare i salari per aumentare la competitività delle aziende e saremmo stati tutti più ricchi: l’abbiamo fatto e invece siamo solo più poveri e ricattabili”.
Le varie riforme “hanno trasformato il mercato del lavoro in una giungla con una sola certezza: stipendi bassi e precari. Paghe da fame per un lavoro povero”. E’ urgente ripensare insieme le condizioni di lavoro e cambiare questo sistema.
L’iniziativa si terrà martedì 28 gennaio, alle ore 17.30, presso la sala convegni del Circolo della Vela di Termoli.
Organizza la Casa del popolo di Termoli in stretta collaborazione con la Rete della Sinistra-Termoli Bene Comune, l’Unione sindacale di base Molise e Rifondazione Comunista Molise.
E’ appena il caso di ribadire che l’ingresso è libero e che tutta la cittadinanza è calorosamente invitata a partecipare e, in particolare, l’invito è rivolto alle figure politico-istituzionali che dovrebbero avere a cuore il benessere della comunità e che quindi vorranno sinceramente confrontarsi su un argomento che indiscutibilmente tocca tutti, in particolare, le nuove generazioni e il loro futuro.