Dopo droga ed alcol, la cattiva manutenzione delle strade rappresenta una delle cause principali degli incidenti che si registrano sulle strade italiane, che nonostante ciò, hanno subito una netta riduzione di interventi di qualità e quantità. I dati diffusi da Siteb (Associazione dei costruttori e manutentori delle strade) evidenziano che i consumi di asfalto, per la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale italiana, si sono dimezzati rispetto al periodo precedente alla crisi economica in atto, passando da 44 milioni di tonnellate del 2006 al 22,3 nel 2014.
L’IMPEGNO DELLA POLITICA A SOSTEGNO DEI CITTADINI
Con la risoluzione in Commissione della Camera 7-00635, è stato presentato un atto che intende impegnare il Governo ad attribuire carattere prioritario alla ricerca ed allo stanziamento di risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale italiana ed inoltre il Governo è chiamato ad assumere iniziative per risolvere l’incertezza relativa alle competenze sulla manutenzione delle strade provinciali che si è creata in seguito alla riforma delle province.
UN MANIFESTO E L’IMPEGNO DEI SINDACI
La sicurezza delle strade è un diritto inviolabile per tutti i cittadini. La manutenzione della rete stradale italiana deve essere rilanciata con un impegno di risorse necessarie e sufficienti al fine di garantire il principio di sicurezza e di tutela.
“I sindaci, dichiara Marco FILIPPESCHI, Presidente di Legautonomie e Sindaco di Pisa, chiedono al governo di impegnarsi per attribuire carattere prioritario allo stanziamento di risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale italiana”.
“Legautonomie, che ha accolto favorevolmente l’atto d’indirizzo proposto dalla IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) della Camera dei Deputati, invita tutti gli amministratori d’Italia ad aderire al Manifesto allegato, si appella Filippo Poleggi del Coordinamento Federale Operativo Nazionale di Legautononmie”.
Basta buche, appello dei sindaci: poca manutenzione e tante vittime
Commenti Facebook