Nel leggere con particolare attenzione la nota stampa diramata dall’associazione stampa del Molise, circa la determina dirigenziale del 21 dicembre, concordo con il presidente del sindacato, che risulterebbe violata una legge a discapito dei colleghi giornalisti. In attesa di leggere la determina con chiarezza e di avere a disposizione il bando (avrebbero potuto allegarla), sono dell’avviso che più che mandare comunicati, occorra agire nel concreto. Pertanto, annuncio che non appena avrò modo di approfondire l’avviso pubblico, mi farò portavoce a mie spese di un eventuale ricorso, per annullarne la procedura. Sarei anche disponibile a partecipare in prima persona, impugnando la conseguente estromissione concorsuale qualora io non ne abbia i requisiti. D’altra parte, in una Regione dove sono tanti i mugugni, poche le reazioni e rarissime le azioni, sono certo che questa mia decisione sia la forma più opportuna di contrasto alle presunte irregolarità della selezione. Ovviamente sceglierò un avvocato iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Molise, come forma di rispetto e considerazione. Purtroppo questa classe politica, sostenuta e votata da chi si agita a pancia piena, ha dato palesi dimostrazioni di come intenda rispettare leggi e regolamenti per i giornalisti. Pertanto, senza altre mediazioni, io intendo adire le vie legali. Non sapendo più in chi credere, mi appello come ultima risorsa ai togati.
Vincenzo Cimino
Consigliere nazionale Odg