“Qualche giorno – spiega Fontana – fa abbiamo ricevuto risposta formale alla nostra interrogazione riguardante l’avviso pubblico rivolto ai comuni per l’attivazione di lavori socialmente utili. Una misura fortemente attesa da tanti disoccupati (soprattutto gli ex lavoratori dello Zuccherificio del Molise) che a causa della crisi versano in condizione di grave indigenza.
Lo stanziamento previsto per tale iniziativa, come noto, è di 3.500.000€ ma, nella risposta fornita dalla struttura, apprendiamo che all’avviso hanno risposto 93 comuni con il coinvolgimento di 967 potenziali lavoratori interessati, per una dotazione economica necessaria totale di 5.899.418€.
La conclusione del procedimento era subordinato, da parte della Regione, alla sottoscrizione di specifiche convenzioni con il Ministero del Lavoro, con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) e con l’INPS. Adempimenti che – afferma il portavoce M5S – per cause sconosciute e non chiarite, hanno subito gravi ritardi a causa di una serie di osservazioni, revisioni e richieste di chiarimento. Quello che manca, al momento, è la sottoscrizione della convenzione tra la Regione Molise e L’INPS, ovvero l’ente che effettuerà materialmente i pagamenti.
Da informazioni ottenute presso gli uffici competenti – continua il Consigliere Fontana – ci è stato assicurato che anche questo passaggio, pare, sia in dirittura d’arrivo. Quello che invece non è stato chiarito in alcun modo sono le carenze insite nel bando, quelle che da subito abbiamo segnalato e più volte criticato a gran voce:
– Con quali criteri si provvederà a selezionare le domande presentate?
– Con che tempistica si provvederà a stilare la graduatoria definitiva?
– Quali criteri oggettivi verranno adottati per assegnare un punteggio a ogni singolo progetto?
Il silenzio dell’amministrazione in questo senso perdura e non fa altro che confermare la fondatezza dei nostri dubbi, più volte sollevati anche con nostri atti presentati e discussi in Consiglio regionale. Dubbi su una misura concepita male e attuata peggio – conclude il portavoce M5S – che non dà nessuna certezza a tutti quei lavoratori imprigionati in un limbo di disoccupazione, mobilità e speranze tradite.”