«Troppo importante per lo sviluppo delle imprese e per combattere l’isolamento delle aree interne. Vogliamo accelerare per fare in modo che il Molise possa essere tra le prime regioni d’Italia a chiudere questo passaggio epocale di servizi telematici per non lasciare indietro nessuno e dare a tutti opportunità concrete di restare nella nostra terra. Non ci fermeremo alle infrastrutture telematiche, ma stiamo già pensando a riempirle di contenuti attraverso software utili che possano aiutare i cittadini in tema di commercio elettronico, sanità evoluta, trasporti, turismo, assistenza, cultura e istruzione. Ci faremo trovare pronti».
È il commento a caldo del presidente della Regione Molise, Donato Toma, a margine dell’incontro avuto a Palazzo Vitale con una rappresentanza di Open Fiber, azienda a partecipazione pubblica, aggiudicataria dei lavori in base ad una concessione del Ministero dello Sviluppo economico e sotto il coordinamento diretto dello stesso dicastero. Presente anche la struttura regionale competente per fare il punto della situazione e valutare l’avanzamento dei cantieri.
Il progetto prevede che, entro il 2020, tutti i comuni del Molise possano avere l’opportunità di godere dell’infrastruttura della Banda ultralarga, il cosiddetto internet velocissimo.
Trenta cantieri sono stati già attivati, in gran parte nelle aree interne, avendo una particolare attenzione alle zone più svantaggiate.
Il presidente ha preso contezza anche dei ritardi nel rilascio di alcune autorizzazioni specifiche, statali, regionali e comunali, e della segnalazione di richieste d’indennità e oneri non dovuti secondo la vigente normativa.
Per ogni tipologia di criticità, il presidente Toma ha assicurato un pronto intervento regionale per una rapida risoluzione e, a tal proposito, ha chiesto un puntuale riscontro di tutte le difficoltà in modo da organizzare conferenze di servizio e ogni tipo d’interlocuzione tesa alla massima semplificazione burocratica e tecnica.