“Stiamo scioperando, e siamo mobilitati in tutto il Paese, per difendere, rinnovare e riconquistare il contratto nazionale di lavoro”. Ad affermarlo è il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, in occasione dello sciopero generale dei lavoratori bancari promosso per oggi, dal corteo di Ravenna (città dove il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, è presidente della locale Cassa di Risparmio). Una manifestazione che vede, secondo quanto riporta il dirigente sindacale, “la presenza qui di oltre 6 mila persone mentre in tutta Italia lo sciopero è riuscito ancor di più di quello precedente, con il 90% di banche chiuse”.Megale, inoltre, aggiunge: “Chi vuole, come Abi, abrogare il contratto è come se volesse eliminare la Costituzione. Per questo siamo in piazza: perché difendere il contratto è difendere la dignità del lavoro”. Alla luce del “successo” di oggi, il leader della categoria dei lavoratori del credito della Cgil, fa sapere: “Ci aspettiamo che nei prossimi giorni l’associazione bancaria cambi radicalmente posizione, ritirando le pregiudiziali e riaprendo un tavolo di trattativa sulla base di pari dignità”. In ogni caso, avverte Megale, “se tutto ciò non avviene entro due settimane, andremo nuovamente ad una mobilitazione più dura e a un nuovo pacchetto di scioperi, in tutti i gruppi, in tutti i territori e in tutto il paese”, conclude.
Banche: Megale (Fisac), in sciopero per il contratto, Senza riscontri andremo a mobilitazione più dura
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