Un detto latino recita: “bis repetita iuvant”. Detto con il quale ci piace riproporre un articolo di qualche anno fa in cui protagonista era Babbo Natale o Papà Natale o Santa Clous di cui domani sei dicembre ricorre la festa più attesa dell’anno. Un po’ perché si respira un’area di buonismo, un po’ perché costituisce la valvola di scarico per quelle che sono le angosce e le vicissitudini del quotidiano il che non è poco. Infatti, a Natale tutti, aspettano con trepidazione l’arrivo del simpatico e bonaccione personaggio vestito di rosso che abita nelle lande desolate della Lapponia dove l’inverno è quasi perenne e dove la neve fa da scenario quasi irreale affascinando grandi e piccoli. Personaggio mitico il gran vecchio dispensatore di regali che viaggia bordo della slitta trainata dalle renne magiche, che, secondo il professor Nathan Grills della Monash University di Melbourne in Australia e l’illustratore Brendan Halyday, autori di un articolo apparso qualche anno fa sul British medical Journal, non è un buon esempio per chi ci crede. Obeso, dedito all’alcol, irrispettoso del codice della strada, rischia con il suo stile di vita irregolare e con i suoi atteggiamenti un po’ guasconi di essere un cattivo modello soprattutto per i bambini. Insomma un qualcosa di negativo che sarebbe meglio evitare e soprattutto non imitare. L’immagine che viene fuori nell’articolo pubblicato sull’eminente giornale scientifico è quella di un vecchio signore che, girando casa per casa, approfitta degli alcolici e dei cibi che ci sono, saccheggiando finanche le dispense e i frigoriferi.
E, dopo aver bevuto e mangiato a sazietà, sale allegramente sulla slitta, senza mai indossare la cintura di sicurezza o il casco. Sempre secondo gli autori dell’articolo, il vecchio dispensatore di dolciumi e regali, dovrebbe rinunciare agli eccessi cedendo il passo nel senso, non figurato ma materiale, al moto per fare un po’ di esercizio fisico. Come non bastasse, paragonano la popolarità di Babbo Natale a quella di un’altra icona dannosa per la salute dei più giovani: Ronald McDonald, lanciato dalla nota catena di fast food, conosciutissimo dai bambini americani tant’ è che alle domande dei giornalisti hanno risposto “se Ronald McDonald riesce così bene a vendere panini dobbiamo aspettarci che Santa Claus abbia la stessa influenza nel vendere altro”. Il tutto in considerazione che l’immagine di Babbo Natale è utilizzata da numerose ditte per pubblicizzare prodotti, spesso nocivi per la salute, tant’è che nel passato si è prestato a pubblicizzare le sigarette dannosissime per l’organismo.
Insomma, quello di Babbo Natale è uno stile di vita non salutare, con un’alimentazione sballata cui bisogna accomunare abitudini pericolose come quelle di lanciarsi giù per i camini o camminare sui tetti delle case. Tutte cose che influenzano e infiammano l’immaginazione della gente che lo vede come uno che può superare ogni difficoltà anche se con tanto di pancia. Per questo si vuole una nuova immagine di Santa Claus che assicuri la sua influenza sulla salute pubblica positiva e non dannosa come quella che attualmente è senza però abbandonare la paciosità e il buonumore che prese corpo negli Usa agli albori del diciannovesimo secolo.
Massimo Dalla Torre